La pizza di gallette è un dolce nato in casa negli anni ’60 e diffuso in tutta Italia che ancora tiene banco: è conosciuto anche con il nome di “mattonella dolce” oppure torta di Oro Saiwa.
Un grande classico preparato dalle nonne, anche mia nonna Teresina la preparava ma erroneamente la chiamava “zuppa inglese”.
La pizza di gallette è una delle ricette più facili che conosco e quasi non ci sarebbe bisogno di spiegarne il procedimento, ma visto che sul web circolano varie versioni ho voluto lasciare anche la traccia della ricetta della mia nonna, che quando la faceva insieme a mia zia mi regalava pomeriggi indimenticabili tra fatterelli e scaramucce.
E anche se la pasticceria richiede una precisione scientifica sulle grammature io la farò come ho imparato da lei, “a occhio”.
Prima di lasciarvi gli ingredienti e il procedimento vi svelo un aneddoto sugli italianissimi biscotti Oro Saiwa: sapete perché si chiamano così?
Il nome nacque nel 1922, quando la piccola pasticceria genovese denominata Società Accomandita Industria Wafer e Affini si trasformò in una delle prime imprese europee per la produzione di dolci: Gabriele D’Annunzio, che era molto goloso dei suoi dolci, propose di semplificare il nome con le iniziali della società, tramutandolo nell’acronimo Saiwa.
Pizza di gallette: ingredienti e procedimento
Con queste dosi otterrete una torta di gallette adatta a una teglia rettangolare in alluminio da 6 porzioni
Per prima cosa preparo il caffè, che sarà la bagna degli Oro Saiwa: io faccio una macchinetta da 5 “bella carica” e poi l’allungo un pò
200 g circa di Biscotti Oro Saiwa Classici
Crema pasticciera:
4 cucchiai rasi di farina
4 cucchiai abbondanti di zucchero
Mezzo litro di latte
4 tuorli d’uovo
Buccia di mezzo limone tagliata a listarelle grandi
Mentre faccio riscaldare il latte con il limone, in un altro pentolino sbatto lo zucchero con i tuorli di uovo e poi vi incorporo la farina. Versare il latte sul composto (tolgo la buccia di limone) e cuocio la crema girando con frusta o spatola di legno aspettando che si addensi.
Crema al cacao:
4 cucchiai rasi di farina
4 cucchiai abbondanti di zucchero
4 cucchiai di cacao amaro di qualità
Mezzo litro di latte
buccia di un limone tagliata a listarelle
Non uso le uova in questa crema
Ripeto lo stesso procedimento fatto con la crema pasticciera: scaldo il latte con le bucce di limone e intanto mischio farina, zucchero e cacao in un altro pentolino.
Verso il latte caldo sul composto e metto sul fuoco girando spesso con una frusta finchè si creerà una crema densa.
Una volta pronte le due creme consiglio di farle raffreddare in una fondina e coperte con la pellicola per evitare che si formi la fastidiosa crosticina.
La pizza di gallette ha un assemblaggio semplicissimo: si inzuppano i biscotti nel caffè e si forma il primo strato, poi si stende uno strato di crema pasticciera, poi ancora uno strato di biscotti e poi un strato di crema al cacao e infine un ultimo strato di biscotti bagnati nel caffè.
Mia nonna Teresina ci metteva anche qualche amarena fra i vari strati, in omaggio alla grande tradizione campana delle amarene nei dolci.
Si fa riposare in frigo per almeno due ore ma l’ideale è consumarla il giorno dopo.
Il tocco in più? Un cucchiaio di liquore cremoso al cioccolato versato sulla fetta al momento di servire.
Se cerchi ispirazione per altre ricette, puoi visitare questa sezione del sito.
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