Frico friulano, storia e ricetta

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Frico friulano, storia e ricetta

L’ho amato appena provato durante un viaggio in Friuli: il Frico è davvero irresistibile con la sua crosticina croccante, il cuore morbido e filante e il sapore rassicurante di genuinità.
E’ diventato subito un piatto del cuore da fare a casa e in tante declinazioni: antipasto, cena veloce, pranzo in ufficio o meglio ancora pietanza da pic nic.


Storia del Frico friulano

Come tanti altri piatti tradizionali anche il Frico è una pietanza antica che affonda le origini nella cultura contadina.
Nato sui monti della Carnia dai pastori che se lo inventarono per utilizzare i ritagli di formaggio avanzati dal taglio delle forme, il Frico fu descritto per la prima volta nel 1400, quando il Maestro Martino – cuoco di Ludovico Trevisan, Patriarca di Aquileia dal 1439 al 1465 – trascrisse la ricetta nell’opera De Arte Coquinaria:

Piglia del caso grasso et che non sia troppo vecchio né troppo salato, et tagliarai in fettolini o bocconi quadri, o como ti piace; et habi de le padellette fatte a tale mistero; en el sol fondo metterai un pocho de butiro, ovvero di strutto fresco, ponendole a scaldare sopra le brascie, et dentro gli mettirai li ditti pezzoli di caso; et como ti piace che sia fatto tenero gli darai una volta, et mettendogli sopra del zuccharo et de la cannella; et mandarlo subito in tavola, che si vol magnare caldo caldo. Item poterai conciare in altro modo lo ditto caso brustolandolo, prima arrostendo al foco de le fette de lo pane tanto che da ogni lato s’incomincino a rostire, mettendo le dicte fette per ordine in una padella da torte; et sopra a quelle porterai altramente feci e di caso un poebo più sottili che quelle de lo pane, et sopra la padella mùettirai lo suo coperchio fatto caldo tanto che’l ditto caso s’incominci a struggere, o a squagliare. Et facto questo gli butterai di sopra del zuccharo con poca di cannella, et zenzevero“.

Come tanti piatti antichi anche in questo caso vediamo la presenza dello zucchero che con il tempo è stato eliminato dagli ingredienti ma in sostanza il procedimento è quello: un tortino di formaggio filante.

Il Frico ha tante varianti e io ho cercato di attenermi alla ricetta ORIGINALE ED ESSENZIALE.

La ricetta del Frico

250 g di patate a pasta gialla
30 g di burro
260 g di formaggio dei quali metà freschi e metà stagionati (Montasio, latteria, malga)
50 g di cipolle dorate tagliate a lamelle sottili
q.b. di sale

Ho lessato le patate e le ho schiacciate.
Ho aggiunto il mix di formaggi tagliati a lamelle e un pizzico di sale e ho amalgamato bene fino ad avere un composto omogeneo..
In una ampia padella ho fatto ammorbidire le cipolle nel burro e poi ci ho versato il composto di patate e formaggio come se fosse una frittata.
Ho atteso che si formasse la crosticina e che il formaggio si sciogliesse e poi ho girato il frico per terminare la cottura da entrambi i lati.

L’alternativa è la cottura in forno che lascia il frico più leggero ma ugualmente buono.

L’ideale sarebbe servirlo con la polenta, del buon Prosciutto San Daniele e un’insalatina di rucola e porro.
Ampio spazio con l’abbinamento dei vini: perfetti sia una Ribolla che una Malvasia, mentre per rimanere sui rossi si presta bene un Refosco dal peduncolo rosso.

Frico friulano

Il frico va servito caldo ma io l’ho trovato buono anche a temperatura ambiente come merenda da trekking.

Trovi tante altre ricette a questo link.

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