Bologna. Nuove aperture autunnali: ristoranti, forni, street food, salumerie

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Le novità del panorama enogastronomico bolognese a ottobre 2024

E’ ormai un grande classico: con la ripresa dei lavori autunnali la mappa dei locali bolognesi si rinnova, così come ci siamo ormai abituati da alcuni anni.
E’ assodato che dal Covid in poi tante attività storiche hanno chiuso i battenti per fare spazio a nuovi format, molto spesso legati al mondo della ristorazione, che a loro volta hanno avuto fortune alternate per cui ciclicamente ci ritroviamo difronte a nuove insegne.

Le novità del centro storico

Nonostante il centro storico di Bologna sia ormai un unico, immenso cantiere fra lavori per il tram, rifacimento di manti stradali, strade chiuse per monitoraggio strutturale della Torre Garisenda, nuove piste ciclabili, realizzazione di nuovi tratti di rete del teleriscaldamento, manutenzioni straordinarie, lavori di realizzazione del Tecnopolo, lavori di interramento della tratta ferroviaria per Portomaggiore, lavori per la realizzazione dei “navigli bolognesi”… nonostante una città praticamente immobilizzata c’ è ancora chi vede un’opportunità imprenditoriale legata essenzialmente al cibo, e dunque allo svago.

Per non parlare dell’alluvione di queste ore che ha davvero devastato il morale della città.

Se vi sembra un’esagerazione, vi invito a consultare questa pagina del Comune di Bologna.

Comunque, abbracciamo l’ottimismo degli imprenditori e facciamoci questa bella passeggiata in città alla ricerca di nuove insegne perchè alcune perle ci sono.

La prima bella novità è l’apertura di ODD, che guarda nella direzione del cibo di strada elevato.
L’idea è di Lorenzo Coccovilli, 33 anni, valdostano trapiantato a Bologna che, dopo aver fatto esperienza all’estero e persino fatto il cuoco personale di una famiglia bolognese, ha voluto fortemente aprire questo laboratorio di cucina e di idee per proporre uno street food che mi ha conquistata al primo morso.
L’obiettivo è quello di unire una cucina ricercata al mondo dello street food e ne escono fuori innanzitutto lievitati sartoriali -perché c’è anche il pan brioche cubico– abbinati a dei veri e propri piatti.
Qualche esempio?
Fumo: Pan brioche tostato, tartare di manzo, olio alla nocciola e burro della Normandia demi-sel affumicato con legno di faggio.
Tandoori: Baguette, pollo tandoori sfilacciato, yogurt greco.
0-12: Bombolone con ripieno a scelta: ragù / ratatouille.
Miso: Baguette, pancia di maiale cotta a bassa temperatura, maionese al miso di riso nero, cavolo cappuccio marinato.
Anche i dolci sono particolarmente ricercati, come “Madagascar”: Bisquit al cacao e gocce di cioccolato, cremoso al cioccolato fondente, composta di arance, cremoso al cioccolato bianco e fava tonka,rum (9€)

nuove aperture bologna

Ci spostiamo di poco e raggiungiamo via Marsala, dove dal 3 ottobre ha aperto Salumeria Alcolica, incentrata su prodotti campani meno conosciuti alle masse come il Pomodoro del Piennolo venduto fresco nei tradizionali grappoli, provola di Agerola e pizza al padellino. La nota stonata è aver trovato due collaboratori stranieri che oltre a parlare poco italiano non conoscevano questi prodotti tipici che sono legati a una narrazione.

Presto Salumeria alcolica avrà anche un nuovo vicino di casa: i cartelli annunciano la prossima apertura di “Apposto” un laboratorio di pasta fresca che conferma un trend: se fino a pochi anni fa il mestiere di sfoglina sembrava destinato a scomparire, la rinnovata scoperta delle tradizioni locali abbinata a un’ ottima narrazione ha riaperto il canale commerciale delle preparazioni artigianali.

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Ci spostiamo sulla vicina via Zamboni, dove tira aria di novità: la prima annuncia la definitiva chiusura della storica libreria “Edagricole” che fra pochi giorni diventerà la nuova sede di “Bello Garno” realtà già conosciuta in città per i “cassoni” alla riminese. Poco più giù, in prossimità di Piazza Verdi, è tutto pronto per l’inaugurazione di Pizza Trieste che apre le porte proprio oggi 24 ottobre.

Intanto, in Piazza Aldrovandi anche l’ultimo chiosco di frutta va via per cedere il posto a un nuovo punto di street food.

Cambiamo zona e ci spostiamo verso il centro storico, in via Nazario Sauro, per salutare un ritorno, che in realtà è anche un nuovo approdo: dopo la fine della bellissima avventura di Dario Picchiotti a Sacerno, di cui vi avevo parlato qui, il cuoco/imprenditore ha scelto il cuore di Bologna per aprire Da Sacerno, un nuovo concept che porta con sé l’esperienza decennale della cucina di mare eccelsa. Non solo, la casa di campagna Casa Merlò, dopo l’apertura estiva e una ristrutturazione degli interni è pronta ad accogliere gli ospiti anche nella stagione invernale, a partire dal 9 novembre.


Casa Borgonuovo è il bacaro veneziano che ha trovato casa nell’omonima strada; nella vicina via Rialto invece dall’estate è arrivata anche la piadineria Santina a rinnovare il volto della strada che ha già vari locali di qualità.

A questo punto salutiamo il centro storico, ma non prima di aver spifferato un rumors che si sta diffondendo in città: c’è un nuovo inquilino negli spazi che per decenni hanno ospitato lo storico ristorante Al Pappagallo in Piazza della Mercanzia: l’azienda agricola Zivieri si è aggiudicata il prestigioso spazio, pronta a portare nel cuore Felsineo le pregiate carni degli allevamenti di famiglia a Sasso Marconi. Ci vorrà ancora qualche mese per vedere l’avvio dell’attività perchè la zona è ancora un cantiere e all’ingresso nulla fa pensare ad una imminente apertura.

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Le nuove aperture nei Quartieri

Belle novità arrivano anche dai quartieri “fuori porta”.
Una nuova insegna di interesse è “Dal PizziKagnolo” in via Beniamino Gigli –zona via degli Orti– che insegue la fortuna di altre botteghe di quartiere.
I titolari sono Fabio e Chiara, lui di Ischia e lei molisana, compagni nella vita e nel lavoro, con varie esperienze in ambito gastronomico (lui ha lavorato da Simoni): qui puntano sulla norcineria raffinata, focacce (di Calzolari) da farcire con l’ottima mozzarella di Caserta e friarielli napoletani e tanti altri prodotti per fare la spesa per una cena speciale a casa e non solo.

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Rimanendo in quella zona di Bologna, in via Laura Bassi Veratti, sabato 26 ottobre torna in campo lo chef Luca Giovanni Pappalardo che molti ricorderanno alla trattoria Pane e Panelle: il nuovo format, chiamato “Pesci Diversi” è una gastronomia dedicata ai pesci meno nobili e conoscendo l’estro dello chef potremmo già ribattezzarla gastronomia gourmet.

Rimaniamo ancora in zona Mazzini-Savena per raggiungere via Giuseppe Dozza dove in estate ha aperto Gusto, ristorante elegante che punta soprattutto sul pesce e con la pasta fresca realizzata in sede.

Un altro ritorno in campo da segnalare è quello di Francesco Di Natale: lo chef, che con la sua inventiva gastronomica di taglio siciliano per anni ha conquistato i palati fini dei bolognesi, da qualche mese cura la linea di Fienile Berti, sulle colline di Monzuno.

Per ora ci fermiamo qui, anche se il vento delle novità gastronomiche non pare sopirsi.

La pioggia, invece, meglio che smetta subito.

Aggiornamenti sulle nuove aperture

Neanche il tempo di andare in pubblicazione che già ci sono stati segnalati brindisi di nuove aperture a Bologna.

Uno di questi giorni” è il nuovo locale di via Santo Stefano, i cui fondatori, Lorenzo Vecchia e Gian Marco Bucci, puntano sulla tecnica della brace per carni e vegetali. Loro sono già conosciuti in città per la fortunata esperienza di “Ahimè” e per questo ristorante hanno scelto ambientazioni minimal; ci sono circa 40 coperti. Operativi dal 30 ottobre.

Nella colorata via del Pratello è operativo dal 6 novembre “Sforno Al Pradel” della pizzaiola Paola Guerrieri, già conosciuta in città per altri format legati alla pizza e che stavolta è anche “la capa”. I pani sono alla semola rimacinata, multicereale con i semi, pane toscano senza sale, ciabatte croccanti. Prezzi fra 7-8,50 €/Kg. Le pizze sono quelle alla pala, di cui Paola è maestra e con cui ha recentemente vinto il campionato mondiale 2024. Margherita, Marinara e focaccia basic e poi tanti gusti secondo le stagioni: per esempio in questi giorni c’ è quella con il friggione e quella con i frjarielli. Operativa tutti i giorni dalle 10 alle 15 e venerdì e sabato anche nel pomeriggio. In questa strada, dove Paola è di casa, sono poche le saracinesche alzate di giorno perchè la maggior parte dei locali apre all’aperitivo e avere di nuovo un forno che alle 10 sforna pane e pizza ha riportato un bel movimento mattutino.

A poche centinaia di metri, scendendo su via San Felice, abbiamo due novità una accanto all’altra: al civico 83 il 25 ottobre ha aperto “Sorso” localino incentrato su birra, cocktail e “mangiarini”. A due passi, al civico 77, finalmente sappiamo cosa è diventato lo storico Circolo Pickwick: si chiamerà “The Rocker Inn“. I proprietari, Pasco e Katia, già alla direzione dello storico music club bolognese dell’Estragon, hanno voluto realizzare il sogno di un pub, curatissimo nell’estetica e nei dettagli. Il bere sarà naturalmente incentrato sulla birra, mentre per il cibo i protagonisti saranno i cikketti alla veneziana. Apertura prevista entro metà novembre.

Il 23 novembre in Piazza dei Martiri arriva Giusto Spirito, realtà brassicola nata nel cuore dell’Emilia, a Rubiera nel 2010, in cui si serviranno 13 birre artigianali in vario stile abbinate ad hamburger, pizza sottile e croccante e frittini.

Poco lontano, in via Azzogardino, in prossimità della Cineteca, ha aperto “Non è mai troppo tardi” la pizzeria “solidale” che investe su personale affetto da disabilità o giovani stranieri in età di formazione professionale.

L’ultima tappa la facciamo a San Lazzaro di Savena: qui a giorni Forno Brisa apre il sesto punto vendita.

Sempre a San Lazzaro segnaliamo un gradito rientro: Francesco Oppido è tornato fisso in sede a Storie Dipinte dopo un anno e mezzo trascorso a Crotone, dove ha aperto una seconda sede.

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