Bologna. Botteghe alimentari artigianali per regali di Natale golosi

Abbiamo selezionato sei botteghe di Bologna dove comporre la tavola delle feste: dalla pasta fresca al panettone passando per formaggi e vini

Mancano ormai poco più di 10 giorni a Natale, che in termini pratici vuol dire anche regali e una sfilza di pranzi e cene, per cui perché non fare dei regali golosi e unire l’utile e il dilettevole?

E’ quello che ho pensato passeggiando per le vie di Bologna, dove ci sono ancora tante botteghe alimentari artigianali  che in questo tempo festoso hanno preparato vetrine golosissime e sono pronte a soddisfare ogni esigenza, a partire dalle classiche ceste natalizie fino ad arrivare addirittura al catering per chi, poco esperto in cucina o con poco tempo, volesse portarsi tutto già pronto a casa.

Ho scelto sei botteghe dove trovare davvero dei prodotti di qualità, tradizionali o di nicchia per stupire parenti amici e fargli sicuramente un dono gradito.

Bottega Al Pappagallo. Figlia del centenario Ristorante Al Pappagallo, la bottega inaugurata un anno fa da Michele Pettinicchio e Elisabetta Valenti, porta con sé tutta l’esperienza legata alla tradizione bolognese.

In bottega è possibile consumare sul posto scegliendo fra le tagliatelle al ragù o le lasagne o ancora i tortellini in brodo e il friggione ma si possono anche comprare paste fresche e dolci da forno o piatti già pronti per l’asporto.

I tortellini sono sicuramente il cavallo di battaglia della bottega: perfetti, al mignolo, belli da vedere e buoni da mangiare. Bisogna però prenotarli e il prezzo è di 40€/kl.

La chicca è il bar inaugurato da pochi giorni proprio accanto alla bottega, dove i due titolari hanno deciso di rilanciare anche i dolci bolognesi da colazione come le raviole o la pinza bolognese.

Al posto delle ceste troverete delle scatole di due misure impresse con le splendide immagini di Bologna nei “Ritagli Bolognesi” della fotografa Tiziana “ANAIZIT PHOTO” Marongiu.

Fermata del gusto. Franco Marinelli e Simona Bonafè sono stati capaci di selezionare alcune delle migliori eccellenze italiane fra formaggi di tutte le latitudini, salumi, pane di Niko Romito, conserve e poi tutta la varia e ottima gastronomia di alta gamma preparata nel laboratorio. Qui, se non avete voglia di cucinare, potete anche comprare tutto già pronto per i vari cenoni-pranzi-veglioni, a cominciare dallo scrigno di Venere: la pasta sfoglia racchiude un pasticcio di tortellini in crema di Parmigiano e besciamella e la versione al tartufo vi garantisco che è libidinosa! Se invece volete provare uno dei pregiati panettoni firmati non avete che da scegliere: noi consigliamo caldamente quello della pastry chef salernitana  Anna Belmattino.

Anche alla Fermata del Gusto invece delle ceste troverete delle belle scatole con impresso il paesaggio bolognese per fare un dono che sicuramente verrà molto apprezzato.

Panetteria PanetTiamo. Beatrice Andriulli e i suoi genitori hanno aperto questa panetteria in via degli Orti qualche anno fa puntando sul concetto di negozio di quartiere e sono diventati un vero punto di passaggio nella zona. Oltre a tutta la classica vetrina della rosticceria e della pasticceria, in questo periodo la fanno da padrone il castagnaccio, il panettone salato (su ordinazione) e tante pizze rustiche. Ma naturalmente il prodotto principe è il panettone (30€/Kl). Ce ne sono di vari tipi ma io ho preferito quello senza uvetta e canditi, assolutamente semplice ma molto versatile: l’ho trovato utile anche al posto del pan brioche insieme ad accompagnamenti salati come burro e alici o foie gras.

Sghissa. Il nome viene da “sghessa”, cioè la fame in bolognese, e nella bottega di Eleonora Fabbri in Bolognina sicuramente l’appetito viene ben saziato. Fin dalla mattina il banco si riempie di cornetti dolci “cicciosi” o croissant salati alla francese, pizze e pizzette, crostate e tanti biscotti. C’ è anche la vetrina della pasta fresca: immancabili i tortellini (37€/Kl) ma anche passatelli, maltagliati, zuppa imperiale. E’ possibile fare colazione sul posto o consumare i piatti pronti preparati in giornata, fra cui crespelle, cannelloni, pollo arrosto ma anche tante verdure. La chicca? Qualche piatto di cucina etnica, la passione della chef. E’ possibile anche prenotare il catering.

Non solo, Eleonora ha pensato anche delle confezioni-regalo a prezzo contenuto: sulla bella credenza in stile vintage ci sono le miscele per fare la torta in tazza (e la tazza è inclusa nella confezione), miscele per biscotti o la salamoia bolognese in barattoli di vetro. Un’idea molto carina per un pensiero originale.

Caseus. La formaggeria aperta pochi mesi fa in via Nazario Sauro ha già trovato i suoi estimatori. Muriel Valencia e Elisa Argentesi hanno puntato su una selezione di formaggi di pregio provenienti da tutta Europa che celebrano l’arte casearia. Freschi, stagionati, affinati: ogni formaggio racconta una storia, una tecnica e un territorio specifico che Muriel racconta con puntualità. Anche qui si può comporre una bella scatola regalo aggiungendo un barattolo di terrine francesi, foie gras, acciughe del Cantabrico e un pacco di pasta a lunga essiccazione.

Confraternita dell’uva. Può mancare il vino a Natale? All’enoteca Confraternita dell’uva di via Cartoleria si trova una selezione di vini un po’ diversa, fatta soprattutto di nicchie italiane e con particolare attenzione ai vitigni pugliesi poco conosciuti al Nord. Uno dei soci, Antonio Ciavarella, da appassionato di vini è diventato anche produttore con il marchio “Controra”. Vi consigliamo il Bombino, un bianco versatile dalle note olfattive floreali e di frutta mediterranea matura oppure un Nero di Troia su pasti carnivori.

E per i palati più raffinati lanciamo la sfida: visitare ognuna di queste botteghe, scegliere il prodotto che vi piace di più e allestire una tavola delle feste da veri gourmande!

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