Questa non è una ricetta ma un viaggio nel tempo.
E’ come se aprissi una porta sul passato rivivendo momenti familiari impressi nella memoria in cui il cibo faceva da collante.
La Tennerata rappresenta proprio uno di quei momenti: è il dolce che mia nonna preparava in occasione della Pasqua insieme a tutte le altre specialità pastiere (mica una, almeno 3-4), i calzoni farciti con il riso, la “pizza chiena”, una sorta di torta salata, e ovviamente tutti i pranzi speciali di quei giorni.
La sua prima peculiarità è che si fa solo in un paese del Cilento, Castel San Lorenzo (Sa), Comune collinare vocato alla viticoltura, dove ancora oggi i momenti dell’anno sono scanditi da abitudini e tradizioni, soprattutto in cucina.
Il dolce si chiama “Tennerata” perchè il morso è davvero tenero come una chiffon cake, mentre il profumo agrumato ricorda la pastiera
fra i vari ingredienti c’ è la pasta, in particolare le candele spezzate, quelle che si usano con la salsa al pomodoro.
Sembra stranissimo, lo so, ma è proprio la pasta che gli conferisce una consistenza particolarissima.
L’ho vista preparare fin da piccola da mia nonna Mafalda nella settimana di Pasqua: quei giorni sono impressi nel cuore come il ricordo di una grande felicità nel vedere nonna che stabiliva cosa fare e in che giorno perché oltre la tennerata si preparavano le pastiere (mica una, almeno 3-4), i calzoni farciti con il riso, la “pizza chiena”, una sorta di torta salata, e ovviamente tutti i pranzi speciali di quei giorni.
Già all’ epoca rimasi io stessa colpita dal fatto che in un dolce ci andasse la pasta e nonna non mi ha mai saputo dire perché si fa così, ha sempre detto che era una torta antica del paese.
Quello che ricordo bene è che mia nonna prenotava la ricotta di pecora almeno un mese prima dal contadino; io preferisco usare una ricotta vaccina di altissima qualità
La ricetta originale della Tennerata di Castel San Lorenzo prevede un impasto di ricotta di pecora e formaggio grattuggiato di capra per un particolare effetto dolce/salato ma in casa mia con il tempo l’ abbiamo eliminato perchè il formaggio che trovavamo in città non era mai “all’ altezza”.
Il tempo è passato, mia nonna non c’ è più ma quello che ci ha lasciato è inciso nel cuore e rifare alcune sue ricette mi fa sentire orgogliosa oltre a sentirla vicina.
Il cibo può nutrire corpo e anima.
La tennerata di Castel San Lorenzo è facile e velocissima da fare, ci vogliono 15 minuti , più una mezz’ oretta di cottura
E’ una torta che va servita fresca, togliendola dal frigo 10 minuti prima di servirla.
Non è la classica torta bella, ma ti assicuro che quando si taglia la prima fetta davanti agli ospiti la loro meraviglia e curiosità li fa sempre rimanere a bocca aperta.
E poi è buonissima!
Ingredienti e procedimento
200 g di pasta “candele” da spezzare a mano; in alternativa si possono usare dei paccheri o degli “occhi di lupo”. La pasta deve comunque essere liscia.
220 g di zucchero
400 g ricotta di pecora ( se non la trovi puoi fare un mix di ricotta vaccina e di pecora)
5 uova intere
120 ml di latte circa
1 limone grattuggiato
1 bustina di vanillina
Per prima cosa lesso la pasta, senza salare l’ acqua, e la scolo prima che la cottura vada troppo oltre perché la pasta deve mantenersi soda. La faccio asciugare su un telo di cotone.
Metto a sgocciolare la ricotta.
In un’ ampia boule lavoro gli ingredienti partendo dallo zucchero e le uova intere e li monto: puoi farlo con le fruste oppure con la forchetta, non fa differenza.
Aggiungo la ricotta sgocciolata: di solito la passo nello schiacciapatate o in un colino a maglie fini. Lavoro il composto rendendolo omogeneo.
Aggiungo il latte e lavoro ancora con il cucchiaio.
A questo punto gratto la buccia di limone direttamente nella boule con gli ingredienti e aggiungo anche la vanillina; volendo si può aggiungere un pò di cannella come prevede la ricetta antica ma io preferisco di no.
Verso la pasta lessata nel composto, amalgamo per bene e faccio in modo che le candele siano in posizione orizzontale e che si riempino di farcitura.
Verso il composto nella teglia da forno e sistemo la pasta facendo sempre in modo che rimanga orizzontale; la sbatto un paio di volte alla base, come si fa con il risotto.
Mi raccomando, la teglia deve avere i bordi alti perchè il bello di questa torta e la fetta alta, che svela bene il ripieno.
Inforna a 180° per circa 45 minuti; in superficie, in alcuni punti, la tennerata assumerà color caramello ed è normale ma fai sempre la prova con lo stuzzicadenti.
Falla raffreddare e poi mettila in frigo; come ho detto va servita fresca e senza zucchero a velo che la renderebbe troppo dolce e stucchevole. Se vuoi decorarla, puoi mettere qualche fettina di fragola o frutta “acida” per sgrassare la bocca alal fine.
Riuscirò a premere il pulsante “pubblica” e condividere questa ricetta? Ne sono un pò gelosa…
Ma si dai, la Tennerata di Castel San Lorenzo è il mio regalo di Pasqua per te!
Sulla mia pagina fb trovi un reel veloce dove vedrai tutti i passaggi, il link è questo.
Invece qui trovi altre ricette.