Si chiama Palazzo de’ Rossi ed è una sontuosa residenza del 1400 nelle campagne tra Bologna e Sasso Marconi, pensata dal Senatore Bartolomeo de’ Rossi per ospitare nobili e intellettuali di passaggio nel capoluogo emiliano; tra gli altri, vi trascorse del tempo anche Torquato Tasso.
Oggi la corte di Palazzo de’ Rossi, annoverata tra le dimore storiche d’ Italia, si è trasformata in un borgo votato all’ ospitalità, i cui grandi saloni sono scelti per eventi aziendali prestigiosi, mentre il giardino all’ Italiana diventa scenografia naturale per matrimoni da sogno.
Il recente restauro ha anche riportato in attività un’ala della corte dove sono stati ricavati 12 appartamenti e un hotel con 16 camere.
La possibilità di pernottare fa di Palazzo de’ Rossi un punto di riferimento soprattutto per gli amanti della Natura e del trekking, considerato che la struttura è confinante con l’ oasi naturalistica di San Gherardo e si trova sul tragitto della Via degli Dei, mentre il crinale dei Colli Bolognesi fa da sfondo.
La presenza del fiume Reno, che lambisce l’ edificio padronale, è l’ elemento che riporta alla vita di corte cinquecentesca, con il mulino, le botteghe, una segheria e una cartiera.
Palazzo de’ Rossi: il ristorante
Fiore all’occhiello è il ristorante, da alcuni mesi affidato allo chef IvanPoletti, che ha portato la sua esperienza ventennale forgiata nel segno della cucina regionale, di terra e di mare.
Poletti affonda la mano nel cilindro della tradizione per tirarne fuori piatti confortevoli, piacevolmente sostanziosi, anche quando le materie prime sono vegetariane o di pesce.
Il menù si apre con una serie di antipasti fra cui spiccano un goloso “Carciofo fritto con budino di cipolle, Pecorino e pomodoro confit” e il “Carpaccio di Salmone marinato con polpette di ceci e yogurt greco alla menta”.
Punto forte della carta sono i primi della tradizione emiliana -tortellini e tagliatelle in primis- combinati con proposte che partono dalla tradizione locale per poi ampliare lo sguardo. Tra i primi assaggiati e consigliati ci sono indubbiamente i “Tortelloni ripieni di baccalà mantecato, capperi e pomodorini arrosto”
un appagante “Tortellone matto burro e oro” per finire con i “Passatelli al ragù leggermente piccante di polipetti e olive taggiasche”.
Prezzi fra gli 10-14 euro.
Varia la batteria dei secondi: cotoletta alla bolognese e il suo orto; cosciotto di pollo alla griglia; costine di maiale alla griglia laccate all’ aceto balsamico; tagliata di filetto, cicorietta ripassata e patate al forno; spiedini di calamari alla romagnola con maionese al lime; polpo brasato, pepite di farina di ceci, crema di patate e pomodoro confit.
Prezzi fra i 14-21 euro
Infine i dolci, fra cui una menzione speciale merita uno dei cavalli di battaglia dello chef, la “Crema cotta al forno alla vaniglia naturale del Madagascar e caramello spento al caffè”, indimenticabile per chi ama dolci tradizionali e poco elaborati.
La riconoscibilità degli ingredienti e i prezzi accessibili fanno la differenza, considerato che molto spesso queste residenze scelgono linee di alta cucina, sicuramente interessanti, ma che non sempre premiano in fatto di frequentazione e fatturato.
Insieme a Poletti, alla corte di Palazzo de’ Rossi è arrivata anche la bartender Alice Angelico a cui è affidato il bar, che nella versione estiva si avvale di un bel bancone esterno che serve la piazzetta della corte.
La proposta comprende 22 cocktail classici a cui si aggiungono 10 “signature” ovvero drink pensati dalla stessa barlady: io ho scelto “Er Dandi” (rum bianco, um scuro, lime, zucchero di canna, spremuta di arancia, ginger ale) e mi è piaciuto tantissimo!
Naturalmente l’aperitivo si appoggia sulla cucina del ristorante, da cui escono bocconcini di crescenta con spuma di mortadella, fiori di zucca pastellati e l’ immancabile vassoio di crescentine con fiocco di Prosciutto e Squaquerone. Un’ interessante variazione sul tema sono i tortellini fritti: un’ eresia per i puristi della tradizione ma imperdibili per i golosi.
In conclusione, Palazzo de’ Rossi è un indirizzo utile per trascorrere un pomeriggio in relax all’ ombra della corte o una serata romantica in un palazzo d’ epoca permettendo a tutti di vivere una favola per un giorno.
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