Umbria. L’enoturismo sostenibile di Montefalco Green

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E’ nato Montefalco Green, un progetto voluto dal Consorzio Tutela Vini Montefalco per promuovere la mobilità sostenibile: l’idea punta a una esperienza eco-friendly in linea con l’anima “Green” dell’ Umbria, da sempre considerata il polmone d’Italia.

Si chiama “Montefalco Green”, l’evento ideato e organizzato dal Consorzio Tutela Vini Montefalco che si è svolto a Montefalco (Perugia) dedicato a giornalisti e influencer che, a bordo delle “Sagreentino”, auto e bici 100% elettriche, sono andati alla scoperta di territori, cantine e vini.  

La due giorni è stata un’anteprima di un progetto che in poche settimane sarà esteso a tutto il mondo dell’enoturismo: vivere il paesaggio rurale tipico dell’Umbria, sostare presso alcune delle cantine del territorio di Montefalco, fare una degustazione di prodotti tipici, visitare i vigneti  e poi ripartire alla volta del centro di uno dei borghi più belli d’Italia per una passeggiata, il tutto senza inquinare il territorio con lo smog.

Montefalco Green

L’obiettivo dell’iniziativa – realizzata con il contributo del MASAF, ai sensi del decreto direttoriale n. 553922 del 28 ottobre 2022 – è stato quello di sensibilizzare sul tema della sostenibilità, in un territorio dove l’enoturismo fa rima con “Green” e dove il Consorzio da tempo ha messo in campo numerose azioni orientate al rispetto dell’ambiente, per fare del territorio appartenente alle DOC Montefalco, DOCG Montefalco Sagrantino e DOC Spoleto una delle aree vinicole più “green” d’Italia.

Montefalco, Terra di Vino

Da anni Montefalco è il richiamo di migliaia di eno-appassionati grazie al Sagrantino DOCG, uno dei vini più antichi e più particolari d’Italia per l’accentuata tannicità e la straordinaria longevità. Il Consorzio Tutela Vini Montefalco, nato nel 1981 per valorizzare proprio il Sagrantino, oggi promuove anche le altre realtà vinicole del territorio, fra cui Montefalco DOC e Spoleto DOC.

Da sempre l’obiettivo principale del Consorzio è quello di consolidare la notorietà acquisita dai vini di Montefalco, nella consapevolezza che la strada da percorrere è quella dell’altissima qualità, dell’identità, della tipicità e anche della sostenibilità, in un’ottica contemporanea che apre i vigneron a nuove consapevolezze.

Il Consorzio ha stipulato un accordo con Enel X, divisione del Gruppo dedicata a prodotti innovativi, per la realizzazione di una rete di ricarica per veicoli elettrici direttamente nelle cantine: sono stati attivati già 12 punti di ricarica in 6 cantine e sono in programma ulteriori sopralluoghi per realizzare un totale di 30 punti di ricarica in altrettante cantine.

Montefalco Green: 5 cantine consigliate

Durante Montefalco Green abbiamo visitato alcune cantine, tutte molto diverse fra loro per stile e identità, e che garantiscono una varietà di esperienze.

Ecco quelle che mi hanno colpita di più e che vi consiglio vivamente.

Romanelli: questa è la cantina ideale per chi vuole approfondire il discorso legato al terreno perché quello dove sorge il vigneto di questa azienda è molto particolare: si trova in collina e cambia scendendo verso la pianura. Devis, terza generazione di vignaioli, vi accoglierà con il suo fare disponibile e informale e vi racconterà anche il progetto legato alla biodiversità con i nidi di falco e cinciallegra che hanno trovato casa sopra i vigneti e gli uliveti. La visita terminerà con una degustazione: a me è piaciuto davvero tanto il suo Trebbiano Spoletino “Le Tese” che consiglio vivamente; non trascurate però l’olio perché quello dei Romanelli è davvero speciale!

Azienda agricola Romanelli

La Fonte. Qui Francesco Trabalza Marinucci predilige soprattutto il lavoro in cantina, immaginando vini non convenzionali come IL BEVANATO – TREBBIANO SPOLETINO MACERATO, un “Orange” che ha lasciato il segno. La Fonte è anche un agriturismo immerso nella Natura e alimentato con impianto fotovoltaico dove trascorrere un bel week end e raggiungere facilmente anche il bel borgo medievale di Bevagna.

Fattoria Colsanto. Questa azienda fa parte del Gruppo Livon dell’omonima famiglia friulana che da anni ha guardato oltre i propri confini regionali per cercare nuove espressioni vitivinicole. Qui i Livon hanno fatto proprio un bel lavoro creando un’azienda in collina, con i vigneti intorno e l’accesso caratterizzato da un lungo viale di cipressi, che fa tanto Toscana e non guasta. L’aspetto più interessante però è il lavoro fatto sui vini bianchi, portando in Umbria quella visione che ha fatto del Friuli la “Terra dei Bianchi” in Italia. Quindi non abbiate dubbi e iniziate la degustazione con Cantaluce-Umbria I.G.T. Bianco, un vino profumato, strutturato, salino e di lunga persistenza che riesce a competere con i grandi rossi di questo territorio.

Fattoria Colsanto

Briziarielli. E’ un esempio di azienda molto strutturata con una elegante sala di degustazione con grandi vetrate che affaccia sulle distese di vigneti; la cantina/barricaia è bellissima e sembra quasi il caveau di una gioielleria. Ottimi i vini: esemplare Vitruvio – Montefalco Sagrantino DOCG 2016, caratterizzato da una tannicità elegante e marcata dal lungo invecchiamento, acidità notevole e buona sapidità. Mi ha colpito molto anche Lunga Notte, l’ottimo Vermouth ricavato da uve Sagrantino.

Tabarrini. Giampaolo Tabarrini, che rappresenta la quarta generazione di agricoltori in famiglia, è un vignaiolo entusiasta e visionario che ha guardato oltre l’idea classica di cantina e ha trasformato l’azienda in un luogo che ospita anche eventi importanti, dai matrimoni alle convention. Il vino naturalmente resta il cuore dell’attività e qui si produce uno dei migliori Sagrantino, Colle Grimaldesco, che viene realizzato con vinificazioni separate delle vigne per ottenere dei Cru che raccontano con accenti diversi la lingua del territorio. Non posso però non citare il suo Montefalco Sagrantino Passito, un vino da godere con lentezza, indimenticabile.

Dove e cosa mangiare a Montefalco

Buon vino fa rima con buona tavola e come ogni meta enogastronomica che si rispetti anche Montefalco è generosa di prodotti tipici e piatti tradizionali.

Tartufo, ragù di cinghiale, torta al testo da accompagnare con i grandi salumi della norcineria umbra –cojoni del mulo in primis- gli strangozzi,

Ecco un po’ di indirizzi:

Al ristorante Re Tartù troverete tante specialità a base di tartufo come gli strangozzi, un tipico formato di pasta locale fatta con acqua e farina dalla forma lunga che ricorda appunto le stringhe delle scarpe. Il titolare, Andrea Funghi, per anni venditore di vini, ha messo in piedi una carta molto interessante e vi farà sicuramente divertire con i suoi suggerimenti per gli abbinamenti giusti.

La Locanda del Teatro è un bellissimo ristorante che occupa uno stabile che sembra un piccolo castello. Il personale è davvero molto gentile e lo chef Pasqualino Titta vi delizierà con un menù variegato: io ho provato i buonissimi gnocchi di patate rosse di Colfiorito al Sagrantino passito e pancetta affumicata…che sapore!

Per un pranzo veloce o un aperitivo invece un posticino carino è Saltatempo dove la formula è molto easy ma efficace: torta al testo accompagnata da salumi e formaggi montefalconesi.

Per un po’ di acquisti golosi da portare a casa l’indirizzo giusto è la Bottega Romanelli dell’ omonima azienda agro-vinicola di cui vi ho parlato: fanno un olio extravergine davvero eccezionale

Montefalco, un borgo da visitare

L’enoturismo è “solo” una parte dell’offerta turistica di Montefalco, che fa parte del Club dei Borghi più belli d’Italia ed è considerato la “Ringhiera dell’Umbria” per il suo belvedere che si affaccia sull’incrocio delle valli del Tevere, del Clitunno e del Topino.

Proprio questo può essere il punto di partenza per raggiungere il piccolo centro storico passando per Porta della Rocca e arrivare nella Piazza del Comune che è il cuore di questo borgo di poco più di 5mila abitanti.

Da questa piazza partono diverse stradine che vi consiglio di visitare perchè vi si trovano gli angoli più belli e autentici di Montefalco da fotografare, mentre se siete a caccia di souvenir la via più turistica è senza dubbio Corso Goffredo Mameli, dove troverete tanti negozi storici di artigianato locale.

Ecco alcuni indirizzi:

Ulivio è un negozio specializzato in oggetti in legno di ulivo: dai taglieri alle scacchiere passando per mortai, portachiavi e utensili per la cucina scoprirai tante idee per fare un regao o portare a casa un ricordo. Io, ovviamente, ho preso un tagliere.

Montefalco Green

Montefalco ha anche una lunga tradizione legata alla lavorazione dei tessuti, di cui Pardi ha mantenuto il primato: nel loro negozio troverete splendidi manufatti: tovaglie, cuscini, tappeti e sciarpe!

E se avete tempo, non perdete l’occasione di visitare anche altre bellissime destinazioni molto vicine a Montefalco: Bevagna, Castel Ritaldi, Foligno, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Trevi.

Per altre idee di viaggio visita questa sezione del sito.

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