Il Migliaccio è un dolce tipico di Carnevale che si prepara a Napoli.
A dispetto del nome, che può indurre in confusione, in questo dolce non c’ è il miglio ma un mix di semolino e ricotta che gli conferisce una morbidezza e un’umidità unica per un effetto quasi cremoso che si scioglie in bocca.
Questa particolare consistenza è la caratteristica principale del Migliaccio ma anche il suo profumo, fresco e agrumato, lo rende particolrmente gradevole.
Alla ricetta classica io aggiungo un ulteriore ingrediente “segreto”, un po’ di liquore Strega Alberti, che lo fa diventare davvero un dolce unico e inconfondibile.
Un’ ultima curiosità: il migliaccio praticamente è il ripieno della sfogliatella.
Ingredienti per una teglia rotonda da 22 cm:
180 g semolino
300 g ricotta mista
500 ml latte intero fresco
300 ml acqua
250 g zucchero
40 g burro
3 uova
Buccia grattugiata di un limone
50 ml liquore Strega Alberti
Il primo passaggio è di mischiare acqua e latte e farli riscaldare sul fuoco insieme alla scorza di limone.
Prima che raggiunga il bollore, togliere la scorza di limone e inserire il semolino a pioggia, girando velocemente con una frusta a mano con il fuoco basso.
Non utilizzare assolutamente le fruste elettriche in una pentola sul fuoco!!
Lo sai che non si fa? Lo dico perché magari legge la ricetta una persona inesperta…
Comunque, a quel punto il semolino assorbirà tutto il liquido e prenderà a volume.
A questo punto toglilo dal fuoco, mettici un coperchio e fallo raffreddare.
Meglio ancora se lo metti in una ciotola, così raffredda prima.
Questo passaggio conviene farlo un’oretta prima.
Quando il semolino è raffreddato, puoi procedere con gli altri passaggi.
Conviene accendere già il forno a 180° e farlo scaldare.
In un’altra ciotola capiente versa lo zucchero, le uova e montali con una frusta; aggiungi anche la ricotta, il burro e la buccia di limone grattugiata e lavora fino a ottenere un composto omogeneo.
A questo punto unisci anche il semolino raffreddato e lavora ancora il composto per renderlo omogeneo.
Conviene assaggiare per sentire “se è buono di zucchero”.
La ricetta classica preved l’ aggiunta di cubetti di arancia candita ma a me non piace perchè mi ricorda troppo la pastiera napoletana, quindi ho cercato un altro modo per avere un dolce profumato ma con note diverse e così ho trovato ” il mio ingrediente magico”: 50 ml di liquore Strega Alberti e l’impasto assumerà subito un profumo irresistibile.
Quando tutto il composto sarà ben amalgamato puoi versarlo in una teglia imburrata e infarinata.
Il mio consiglio è di utilizzare una teglia rotonda dai bordi alti perché la fetta di Migliaccio si fa apprezzare quando è bella alta.
Inforna a 180° e controlla la cottura, che dura circa 50 minuti.
Noterai che la superficie del Migliaccio tenderà a spaccarsi ma va benissimo così perché è la sua caratteristica.
Ricorda che questo dolce non è una ciambella, la sua consistenza rimarrà sempre umida e pesante.
Come vedi dalle foto, io ho fatto andare avanti un po’ troppo la cottura e i bordi si cono scuriti ma era buono lo stesso, al massimo si può tagliare la parte troppo cotta.
A cottura ultimata attendi che il Migliaccio si sia raffreddato, basterà un’oretta, poi puoi sformarlo e metterlo in frigorifero almeno un’ora per ottenere un risultato finale di sicuro successo.
Puoi spolverare dello zucchero a velo per abbellirlo ma l’effetto durerà poco perché l’umidità del dolce assorbirà lo zucchero.
Ora non ti resta che mangiarlo e scoprire la sua inconfondibile scioglievolezza!
Puoi conservalo in frigo fino a 4-5 giorni; per quanto riguarda invece la possibilità di congelare, direi che è possibile.
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Alla prossima!