Tira aria di novità al Gastarea Bistrot di Castel San Pietro Terme (Bo) di cui vi avevo parlato tempo fa, qui. Chiusa la felice parentesi con Dmitry Galuzin, ora alla guida della cucina è arrivato Raffaele De Martino, napoletano, 38 anni portati con il sorriso entusiasta di un bambino. De Martino inaugura una nuova stagione di sicuro godimento presentando un curriculum di tutto rispetto: prima l’alberghiero, poi l’esperienza all’Accademia Gualtiero Marchesi dove si concentra sulla materia prima, successivamente l’esperienza fuori dagli schemi girando il mondo come private-chef per un broker finanziario; infine esperienze più classiche che lo hanno visto protagonista in progetti diversi, compreso quello di una gastronomia gourmet.
Lo chef Raffaele De Martino e l’AD Stefano Iseppi
Un curriculum che si è subito tramutato in un pranzo di presentazione che ha confermato che Gastarea Bistrot si è ritagliato il suo spazio in un panorama enogastronomico a volte un po’ offuscato da influencer al soldo e critica non pervenuta. Il menù è il racconto che unisce la cucina al lavoro degli artigiani del cibo con cui Gastarea ha creato un legame speciale, tanto da organizzare ogni mese una cena-incontro con i produttori, aperta anche ai clienti più curiosi e appassionati.
Siamo partiti con una Tartare di cervo, asparagi, rose e dragoncello (18€) di grande piacevolezza soprattutto per la buona frollatura e la mayo di dragoncello che ha impresso freschezza a una carne eccezionalmente lavorata ma pur sempre di cacciagione.
L’Assoluto di Parmigiano, tartufo di stagione e mosto cotto (18€) è stato il piatto che personalmente ho gradito di più per il sapore perfettamente rotondo. Il Risotto alle poverazze (19), wasabi e lattuga di mare è il figlio millenials del risotto alla pescatora, ovvero classicità ma con una visione giovane.
Lingua di manzo, mazzancolle, sedano rapa, limone (26€) è certamente il piatto più particolare che mette alla prova tecnicamente lo chef, che riesce a tenere insieme con armonia carne e pesce nello stesso piatto grazie cotture e consistenze particolarmente curate. Non mancano anche proposte strettamente territoriali come le Tagliatelle stese al mattarello con ragù alla Bolognese (14€) o la Cotoletta di vitello in osso “alla Bolognese” (25€).
L’attenzione per il gusto dei clienti ha portato anche a pensare piatti vegani oltre ai classici contorni: Zuppa di ceci e ortaggi primaverili (13€) e Carciofi “crock and roll”, salsa acida al tofu (15€), Tortino di Cipolla di Medicina (8€). Fragolissimo (8€) è il dolce perfetto per l’estate, ispirato alle torte di compleanno di una volta, con panna e fragole. Notevole anche il cremoso di Squacquerone, croccante di miele di castagno e mandorle, limone al sale (8€); i più tradizionalisti troveranno anche la zuppa inglese con il tipico savoiardo di Castel San Pietro Terme (7€).
La struttura è inserita nel contesto dell’Anusca Palace, dall’identità particolare: nasce come istituto di formazione per operatori della pubblica amministrazione, ma poi si trasforma in un residence di prestigio, pur rimanendo riferimento in ambito formativo. Spa, palestra e centro estetico completano l’offerta. Con la gestione di Stefano Iseppi sia Anusca Palace Hotel che Gastarea Bistrot sono cresciuti con costanti miglioramenti apportati nel tempo, lavorando sulla struttura, sui servizi e l’ospitalità.
La bella stagione ormai avviata offre la possibilità di godere dello spazio all’aperto con piscina, per cui è stato pensato una carta-aperitivo: bruschette alla carbonara e guanciale croccante; baccalà mantecato; hummus di ceci; crescentine fritte con prosciutto, squacquerone e fichi caramellati; polpettine di stracotto di manzo (5-6€ l’uno). Raffaele De Martino è il nome nuovo sulla piazza e con Gastarea è pronto per scrivere un nuovo capitolo sulle colline poco distanti dal centro di Bologna.
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