Nella lingua napoletana il termine “Alleria” vuol dire un sentimento di “felice malinconia”, in genere verso qualcosa di passato che ogni volta che ricordiamo ci fa stare bene.
E cosa, più dei piatti delle nonne che non possiamo più mangiare, può farci salire l’ alleria?
Da questa intuizione è nato il nome di questo nuovo ristorante di Bologna, inaugurato lo scorso 16 dicembre, che propone i classici della cucina napoletana eseguiti da mani giovani ed entusiaste.
A parte qualche antipasto o contorno proposti in alcune pizzerie e trattorie, a volte anche ben eseguiti, la vera cucina napoletana finora a Bologna non era mai arrivata e finalmente dopo la pizza, che ormai spopola in città, anche Bologna ha il suo indirizzo per assaporare un buon piatto di Ziti alla Genovese e tanto altro.
A puntare sui sapori partenopei sono due giovani 28enni, Luca Roberto e Andrea Lolli, il primo di genitori napoletani trapiantati da anni a Bologna e il secondo bolognese doc.
Entrambi hanno frequentato l’Istituto alberghiero di Castel San Pietro Terme (Bo) -Luca addirittura ha fatto un corso nella prestigiosa Scuola di Cucina Alma fondata da Gualtiero Marchesi- e si sono lanciati nel mondo del lavoro in diverse regioni, anche se nel cuore coltivavano il desiderio di lavorare fianco a fianco.
L’occasione è arrivata quando hanno rilevato i locali un tempo occupati da un ristorante di pesce: due mesi di lavori serrati e in tempi record hanno aperto al pubblico le porte di questo grazioso ristorante di 28 coperti, che alla cucina tradizionale affianca uno stile easy e con prezzi competitivi.
Siamo nel tratto di via Emilia che guarda a Levante; il locale, che affaccia sulla strada, è luminoso e arredato in stile bistrot nei colori del legno con tocchi di azzurro nelle sedute.
La buona scuola di cucina e le idee contemporanee si vedono già dal cestino del pane, dove il classico tarallo sugna e pepe diventa un grissino mentre le fette di ottimo casatiello lasciano presagire un buona esperienza.
Il menù è un’ osanna alla liturgia della tavola partenopea soprattutto grazie ai primi: ziti alla Genovese, pasta patate e povola, sartù di riso, pasta e fagioli con le cozze; prezzi fra i 10-13€.
Fra i secondi, oltre all’ immancabile braciola (Noce di vitello, prosciutto, uva passa, aglio, Parmigiano, prezzemolo, pinoli) e le polpette al sugo, si pesca letteralmente anche qualche classico di mare fra Polipetti alla Luciana e Calamari imbottiti. Prezzi fra 15-20€.
La pasta e fagioli con le cozze è servita con una crema di fagioli sul fondo su cui si poggia la “pasta mischiata” già mantecata con le cozze e il loro sugo. Basta un filo d’olio a crudo, affondare il cucchiaio e farsi conquistare dal sapore avvolgente di questo piatto.
I vegetariani invece saranno conquistati dagli Spaghetti alla Nerano (anche per vegani) e dalla Parmigiana.
Ma anche i contorni (5€) così presenti nella cucina campana da diventare spesso portata a se stante, soddisfano: scarola alla monachina (saltata con acciughe, olive taggiasche, capperi, uvetta e pinoli), peperoncini alla napoletana, zucchine alla scapece, broccoli friarielli con aglio, olio e peperoncino.
Infine i dolci (5-7€): che pasto napoletano sarebbe se non si chiudesse con un dessert? Babà, Pastiera napoletana, Delizia al limone e un altro dolce ispirato ai famosi “Fiocchi di neve” della pasticceria Poppella di Napoli.
Io ho provato la Delizia, sapientemente scomposta e generosamente presentata con un fondo di crema di ricotta, disco di pan di Spagna bagnato al limocello, crema al limone, ciuffetti di panna e qualche germoglio a dare freschezza.
Sono uscita entusiasta perchè finalmente a Bologna la cucina napoletana ha un buon indirizzo da segnare in agenda e da consigliare: il ristorante Alleria.
Il locale è chiuso la domenica a cena e il lunedì.
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Ristorante Alleria
Via Emilia Levante, 15d Bologna