La PortaRestaurant è uno dei ristoranti più belli di Bologna città: grande, spazioso, luminoso, dotato di una zona riservata per gli aperitivi e di un’ampia cigar room di ultima generazione; la struttura, poi, è caratterizzata da un’ architettura particolarissima perché di fatto è un ponte coperto che sovrasta via Stalingrado, l’ arteria che conduce dalla distretto fieristico al centro storico.
Il ristorante ha avuto natali illustri con lo chef Marcello Leoni, a cui ha fatto seguito la cucina di Cristian Mometti prima e quella di Lorenzo Venturelli poi.
Oggi il nuovo corso è affidato allo chef Pasquale D’Aniello, 32enne di Castellammare di Stabia (Na), già da tempo operativo sul territorio bolognese, dove fino a pochi mesi fa ha curato la linea del ristorante “Sillaro” a Monterenzio all’ interno del “Villaggio della Salute Più”, piccolo regno di cucina salutare votata al biologico.
Con la nuova carta, la proprietà (Gruppo Unipol, ndr) punta a scrivere un nuovo, felice capitolo nella storia del locale, aperto 10 anni fa: e quando un ristorante punta in alto, spesso l’obiettivo sono le Stelle (Michelin).
I Tortellini al mignolo (19€) sono molto buoni ma il vero punto di forza del locale è la cucina di mare, insita nel DNA degli chef stabiesi come D’Aniello.
Fra gli antipasti la Tagliatella di seppia in guazzetto di finocchio e aria al pompelmo rosa (16€) è di una tale freschezza che sembra quasi pulire il palato e prepararlo al resto.
Il Tubettino in zuppetta di mare, conchigliacei e prezzemolo è il cavallo di battaglia dello chef, come lui stesso mi ha spiegato: “Questo piatto è ispirato al risotto ai frutti di mare, grande classico italiano della cucina di pesce, che ho voluto interpretare con un formato di pasta, i tubettini, che fanno pate della tradizione culinaria da cui provengo”.
Lo Sgombro, crema di pane ai cereali aioli e prezzemolo si distingue per la tenerezza delle carni e il piacevole sapore, delicato dell’ insieme.
La Tartelletta sablè breton Pistacchio, caramello e lampone, come tutta la linea dei dolci è opera della pastry chef Sara Daolio, che rivela una propensione per la pasticceria internazionale.
In sala invece c’ è Simone Venezia, altro nuovo acquisto, così come quasi tutto lo staff che si è rinnovato nella scosa estate.
Il prossimo Cenone di Capodanno sarà il battesimo ufficiale dello chef e dello staff al grande pubblico: per l’occasione La Porta Restaurant accoglierà gli ospiti con l’intrattenimento musicale del duo composto da Alessandro Altarocca e Silvia Donati e un menù ricercato e intrigante (160€) con possibilità di wine pairing (60€).
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