Pasta ‘ncaciata, la ricetta

Locanda di Bagnara 2
Locanda di Bagnara: fine dining nella Pianura Ravennate
5 Giugno 2024
Cosa vedere a Catania
Cosa vedere a Catania: la mini-guida pratica
11 Luglio 2024

Una delle tipiche paste al forno siciliane raccontate da un’ abitante di un quartiere popolare di Catania

Durante la mia recente visita a Catania c’ è stato un momento che sicuramente ricorderò come uno dei più belli di questa esperienza.

Ero in una delle strade del grande quartiere popolare che lambisce il Monastero dei Benedettini, nel cuore della città, e senza che me ne accorgessi ho attaccato chiacchiera con una signora affacciatasi sull’uscio di casa, o meglio una di quelle architetture ibride fra portone e balcone.

Agatina, questo il nome della signora, sui 60 anni portati con invidiabile tonicità, stava spazzando il ballatoio quando mi sono avvicinata per chiederle un’informazione.
Alzando lo sguardo e sporgendosi sulla ringhiera, la testa folta di ricci e incorniciata da una bandana rossa e bianca, svelava un viso tanto gravato dal tempo: le rughe inclementi del volto raccontavano di una vita complicata ma gli occhi piccoli e vivaci hanno accolto la mia richiesta con un sorriso:

– Manca molto per il Monastero?
-Ci avete prenotato a visita?
-No.
-Allora, se non andate di fretta, passate da qua anche se allungate un poco ma ci sta l’ombra a chistura (a questa ora, ndr).

Da una semplice domanda in pochi secondi siamo passati dal “Voi” formale a un tu-per-tu colloquiale ed è scaturita una chiacchierata fra comari in cui Agatina ha tenuto il palco raccontandomi in pochi minuti a parte quasi tutta la sua vita ma anche della sua amata città e delle sue strade del centro storico dove è cresciuta e dove rimane, anche se non è sempre stato semplice.


Parlando di Catania il discorso è inevitabilmente finito sulla cucina e sulle ricette più legate alla città.

La pasta alla Norma è sicuramente il piatto più rappresentativo e conosciuto di Catania, un omaggio all’omonima Opera del compositore Vincenzo Bellini, figlio illustre della città.

Ci sono però anche altre ricette siciliane che si declinano in base alla provincia di riferimento fra queste mi ha colpito la pasta ‘ncaciata, detta anche ‘ncasciata, nella versione catanese.

Uno dei Quartieri popolari del centro storico di Catania

Pasta ncaciata, origini

Come accade per altre ricette regionali non è facile risalire all’origine precisa e all’etimologia del nome ma molto probabilmente la parola ncaciata viene da caciocavallo, formaggio usato in abbondanza per farcire e gratinare questo piatto che è una pasta al forno a base di ragù, uova sode, salame, caciocavallo, melanzane fritte e piselli e ricorda molto il tipico timballo di anelletti di Palermo.

A dare notorietà alla pasta ncaciata è stata la serie televisiva Montalbano in cui il mitico commissario, ideato dalla penna di Andrea Camilleri, spesso viene ritratto intento a gustare questa squisita pasta al forno, forse un pò “troppo carica”, ma sicuramente da provare almeno una volta.

Io ho preferito alleggerirla un pò, eliminando salame, uova sode e i piselli e puntando di più sul sapore delle melanzane fritte unite in matrimonio a un ragù leggero, non troppo corposo.

Si tratta di un piatto estivo, per cui appesantirlo mi sembrava illogico e inoltre, a mio parere, gli altri ingredienti rischiavano di farlo assomigliare ad altro senza conferirgli una netta personalità.

Alla fine, come dice anche Agatina, questi piatti si fanno con quello che uno ha disponibile e a suo piacimento.

Ingredienti per 4 persone:

350 g di pasta corta a scelta fra maccheroncini, tortiglioni, elicoidali

1 melanzana tonda viola. Io ho utilizzato le melanzane che coltivo in vaso sul terrazzo di casa che hanno sicuramente fatto la differenza. Voi usate quelle che sapete essere più dolci nella vostra zona.

250 g polpa macinata di manzo

100 g di caciocavallo fresco a dadini

400 g di passata di pomodoro

1 spicchio d’aglio

sedano-cipolla-carota q.b. per soffritto

basilico

pangrattato

caciocavallo grattugiato per spolverizzare

olio extravergine di oliva

sale e pepe q.b.

Procedimento:

Mondare la melanzana e tagliarla a cubetti non troppo piccoli. Metteteli in uno scolapasta e cospargeteli con sale grosso. Lasciate spurgare per 1 ora perché perdano l’acqua di vegetazione.

Friggete i cubetti di melanzana in padella con l’olio d’oliva fino a quando saranno dorati. Scolateli bene e trasferiteli su un piatto ricoperto con carta da cucina per eliminare l’unto in eccesso. Tenete da parte.

Preparate anche la salsa di pomodoro: in una casseruola fate dorare nell’olio di oliva lo spicchio d’aglio, eliminatelo e unite la passata di pomodoro. Salate, pepate e aggiungete un paio di foglie di basilico e fate cuocere per 20 minuti e lasciando la salsa un pò più liquida del solito (eventualmente allungare con un bicchiere di acqua calda)

Rosolate la carne tritata in un’ampia padella con un soffritto di cipolla-carota-sedano. Per questa ricetta io preferisco un ragù più grasso perchè il condimento dovrà abbracciare bene la pasta e gli altri ingredienti.

Cuocete la pasta in acqua bollente salata, scolatela e trasferitela in una ciotola con la salsa di pomodoro preparata. Mescolate bene e unite le melanzane fritte, quindi il ragù e il caciocavallo a dadini.

Ungete una pirofila e cospargetela di pangrattato. Distribuitevi all’interno la pasta, cospargete con altro pangrattato e con il caciocavallo stagionato e grattugiato. Cuocete nel forno già caldo a 180° per 20-25 minuti. Sfornare e lasciare assestare per qualche minuto la pasta ‘ncaciata prima di servire. Sarebbe perfetta cuocerla la mattina presto e consumarla poi a pranzo in modo da dare al tempo ai sapori di fondersi.

La pasta ‘ncaciata è ottima anche il giorno dopo e una volta raffreddata può essere congelata (meglio farle fare prima un passaggio in frigo di mezza giornata) e consumata entro due mesi.

Trovi tante altre ricette in questa sezione del blog!

Tutto ciò che è riportato su di questo sito web (documentazione, contenuti, testi, immagini, il logo e la grafica) sono di proprietà della nostra società, sono protetti dal diritto d´autore nonchè dal diritto di proprietà intellettuale.

È vietata la copia e la riproduzione dei contenuti e delle fotografie in qualsiasi forma.

Condividi su:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *