Cosa e dove mangiare a Genova? Te lo racconto dopo una mini vacanza nel capoluogo ligure, sicuramente resa indimenticabile anche grazie al buon cibo che mi ha aiutata a conoscere meglio e apprezzare questa città.
A Genova la cultura gastronomica locale è ancora predominante e quasi tutti i punti di ristoro si basano su una proposta tradizionale, anche a prezzi accessibili, per cui la scelta su dove mangiare è piuttosto ampia.
Cosa e dove mangiare a Genova – Cibo di strada
Partiamo dagli street food genovesi per eccellenza: la focaccia, la farinata e la panissa.
La focaccia genovese sta bene con tutto: dalla colazione al pranzo veloce all’ aperitivo si fa apprezzare ad ogni orario e una volta nel sacchetto può farti compagnia tutto il giorno, morso dopo morso, mentre visiti Genova.
Focaccia di Recco
Va detto che c’ è la focaccia genovese e la focaccia di Recco, Comune alle porte di Genova: la differenza fra le due è che la prima è una focaccia alta e morbida, mentre la seconda è più bassa e arricchita con il formaggio crescenza. A me è piaciuta soprattutto quella di Recco che è più golosa rispetto a una focaccia normale.
Dove mangiarla? In centro ci sono tanti forni, ne ho provati vari e ho sempre trovato prodotti di qualità ma fra tutti sicuramente il forno “da Mario” è la meta migliore. Da Mario è un forno storico, si trova in centro e propone la focaccia in tanti modi: genovese classica, alla maniera di Recco, con il pesto alla genovese e con le cipolle: tutte ottime. E se vuoi puoi mangiarla lì fuori, alla buona, con una birretta presa dal frigo poggiandoti sui piccoli tavolini all’ ingresso.
La farinata e la panissa sono molto simili perché entrambe sono fatte con farina di ceci solo che la prima è cotta nel forno mentre la seconda è cotta sul fuoco come una polenta e poi tagliata a rombi.
Sia la farinata che la panissa si trovano nei tanti forni cittadini e su via San Vincenzo, centralissima strada pedonale, ne troverai davvero tanti fra cui la boulangerie “Al posto giusto” che vende anche dolci; nella stessa strada, ma nella parte bassa, troverai anche il già citato forno “Da Mario”.
Cosa e dove mangiare a Genova – i ristoranti
Genova è soprattutto città di trattorie.
Se stai cercando ispirazione su cosa e dove mangiare a Genova le trattorie sono il posto giusto perché oltre a offrire tutte le tipicità, dai lievitati al dolce, spesso sono anche luoghi con una lunga storia alle spalle.
Le trattorie storiche sono varie, tutte ricavate da piccoli ambienti a piano terra e si trovano nei caruggi, i tipici vicoletti strettissimi del centro storico genovese.
Partendo dal cuore della città, a due passi da Piazza De Ferrari, c’ è la trattoria “Da Maria”, operativa dagli anni ’30, famosa per la sua cucina di casa a prezzi popolari: trenette al pesto con patate e fagiolini e pansotti con salsa di noci sono i primi da non lasciarsi scappare. Il posto è informale e lo consiglio se vuoi mantenerti leggero a pranzo per poi fare una cena più consistente o viceversa.
Scendendo verso il porto troverai la trattoria delle Grazie, dove oltre ai classici tavoli ce n’ è uno conviviale che dà molto carattere al locale; qui il pane, le paste e i dolci sono tutti autoprodotti, infatti i primi sono i loro cavalli di battaglia, come i mandilli de sea al pesto. Cosa sono i mandilli? La traduzione è “fazzoletti di seta” ovvero dei brandelli di pasta tirata sottile, dette anche “le lasagne genovesi”: la pasta viene cotta, condita con il pesto e servita. Aggiungici una spolverata di Parmigiano se ti va e goditi questo buon piatto generoso. Consigliato anche per i prezzi particolarmente accessibili.
Mandilli de sea
Un altro primo tipico che ti consiglio sono i ravioli al tuccu. I ravioli sono farciti con la carne e poi irrorati di toccu, ovvero un sugo di pomodoro arricchito da pezzi –appunto “tuccu”- di carne. Il sapore ricorda tanto il classico ragù napoletano e la cosa mi ha incuriosita molto, visto a che invece a Napoli c’ è la pasta con il sugo alla genovese.
A pochi passi c’è un’ altra storica trattoria, “Ugo”, dove il minestrone alla genovese, le acciughe ripiene e il polpo alla Ugo sono i piatti più apprezzati e richiesti.
Nella zona della stazione di Brignole c’ è invece “Il Genovese”, aperto dal 1912, dove la fanno da padrone piatti storici come i fritti genovesi, poco conosciuti sul panorama nazionale (Frisceü, Panissette, Latte Brusco, Gattafin, Trippa Fritta) ma anche piatti di carne che valorizzano razze autoctone come la Cabannina, bovino autenticamente ligure. Sostenitore di questo recupero di storia alimentare è Roberto Panizza, titolare del ristorante e gran custode delle ricette genovesi, tanto da aver fondato un’ associazione culturale che promuove soprattutto la produzione del pesto genovese fatto a mano con il mortaio e anche il Campionato mondiale del pesto, “Pesto Championship”.
A pochi passi dal porto antico trovi un bell’ esempio di trattoria moderna: si chiama l’ Acciughetta ed è gestita da tre trentenni –Giorgia Losi, SimoneVesuviano e Matteo Rebora– che propongono una cucina di mare che guarda ai classici locali ma lascia spazio anche alla propria visione, come l’ evergreen seppie e patate che qui è proposto con una polvere di porcini e patata “sifonata” per un effetto morbidissimo e leggero. Il mezzo pacchero cacio e pepe, gamberi e lime è ormai un altro must delle trattorie di mare ma poche volte raggiunge l’equilibrio di questa versione.
A Genova un importante food district è Boccadasse, un suggestivo borgo marinaro dentro la città; qui fra trattore storiche e street-food non avrai che da scegliere e forse vorrai tornarci una volta in più non solo pe scattare belle foto e godere del panorama ma anche per mangiare!
Fra le caratteristiche case dai toni pastello c’ è “Osvaldo”, storica trattoria di mare dove sono passati Paolo Villaggio, Fellini e tantissimi altri. Qui il mare lo trovi anche nei piatti sotto forma di cappon magro, o di spaghetto, burro salato, limone, vongole veraci e cime di rapa oppure di brandacujun, cioè lo stoccafisso mantecato alla maniera ligure con patate, pinoli, prezzemolo, olio extravergine di olive ed olive taggiasche. La cucina quindi si muove fra ricette tradizionali e alcune proposte creative.
Cappon magro
Sempre a Boccadasse trovi il “Genovesino”, fratellino del già citato Genovese dove acquistare piatti tipici da portare a casa, i fritti golosi e il famoso pesto artigianale in barattolo.
In questo dedalo di stradine però c’ è un’altra realtà che merita di essere conosciuta ed è l’ittiturismo di Boccadasse, una cooperativa di pescatori che gestiscono l’ omonima taverna marinara dove si serve esclusivamente il pescato del giorno locale che per ovvie ragioni cambia di frequente; sono proposte soprattutto trasposizioni di ricette casalinghe che non si trovano nei ristoranti. Una tappa che renderà il viaggio a Genova ancor più indimenticabile.
Un altro luogo del cibo da non perdere è Eataly Genova, un edificio di tre piani affacciato sul porto antico dove potrai fare un aperitivo al tramonto con una vista incantevole ma, soprattutto, all’ ultimo piano troverai il ristorante “Il Marin” dove lo chef Marco Visciola esalta il pescato del Golfo ispirandosi a ricette tradizionali con uno stile contemporaneo: il luogo ideale per una cena romantica e sugellare un momento speciale.
Se invece la tua intenzione è quella di vivere un’ esperienza davvero chic allora il posto giusto è il ristorante San Giorgio, appensa insignito con una Stella dalla celebre guida Michelin (e unico ristorante stellato della città). Al timone della cucina c’ è lo chef Graziano Caccioppoli, napoletano, che ha convinto gli ispettori della guida rossa con una sintesi della cucina ligure e di quella partenopea, quindi potrai scegliere fra un Pacchero napoletano in bianco cotto in acqua di pomodoro, basilico e parmigiano reggiano o Gnocchi al pesto 2.0 con fagiolini, cialda croccante e salsa di pinoli.
In vacanza l’aperitivo è uno dei momenti migliori! Dove farlo a Genova? Il posto migliore è la zona del porto antico, in particolare sul molo vecchio dove si trovano gli ex Magazzini del Cotone che oggi ospitano fiere, mostre e tanti localini carinissimi con dehor che guardano al mare e alle colline dietro la città.
Cosa e dove mangiare a Genova – I dolci
Apriamo il capitolo dolci dicendo subito che le tipicità non sono tantissime. Nei ristoranti troverete spesso il latte fritto, cioè quadretti di crema alla vaniglia passati in una panatura e poi fritti, come si fa anche a Bologna.
Latte fritto
Nei forni invece potrai acquistare il Pandolce, il lievitato genovese di Natale che ormai si vende tutto l’anno e anche in formati piccoli.
I biscotti Canestrelli sono ormai diffusi in tutta Italia grazie all’ industria dolciaria ma sono nati proprio nel genovesato e quelli artigianali si trovano praticamente in tutti i forni cittadini, carini anche da portre a casa agli amici golosi.
Per rimanere sulla pasticceria tradizionale un indirizzo di riferimento è la Pasticceria Profumo, nel cuore del centro storico. Nata oltre 100 anni fa come confettificio e biscottificio oggi è una pasticceria dagli arredi piacevolmente vintage in toni pastello che fanno da cornice a vetrine ordinate, dove i dolci sono quasi tutti in formato mignon: bignè assortiti, torroncini e frollini ma anche specialità come gobeletti, tortine di pasta frolla ripiene di marmellata e poi la torta Susanna o la tipica tota Zena. Sorella della pasticceria è l’omonima gelateria, considerata una delle migliori gelaterie artigianali d’ Italia.
Pasticceria Profumo
Infine, ti invito a leggere l’ articolo dedicato alla Galleria Stupendo, un format molto “avanti” in cui arte e cibo si fondono in un’ esperienza unica. A portare l’ arte nei piatti è lo chef Davide Cannavino, uno dei pionieri della cucina genovese d’ autore che partecipando a questo format vuole dare il suo contributo all’ alta cucina fuori dal ristorante di ispirazione internazionale.
Se questo articolo ti ha incuriosito, ti invito a sfogliare la gallery della nostra pagina su Instagram, dove troverai tante foto di cibo e di scorci genovesi e scommetto che ti verrà voglia di partire presto per la riviera ligure.
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