Per Venezia è arrivato il momento di rinascere, di risorgere proprio come quella Fenice che è diventata il simbolo della città lagunare.
Prima la festa della Pentecoste, la scorsa settimana, ha aperto la stagione estiva con il consueto arrivo dei tedeschi che da sempre, in questi giorni, arrivano in Veneto per trascorrere i giorni di festa (la Pentecoste in Germania è molto sentita); contemporaneamente, l’ inaugurazione della 17° Biennale di Architettura (dal 22 maggio al 21 novembre 2021) e l’ inaugurazione del Salone Nautico stanno portando in città quel turismo “business” di cui Venezia ha davvero tanto bisogno.
A dare ulteriore impulso positivo a questa attesa ripartenza è arrivata anche la notizia che la squadra di calcio cittadina torna in serie A dopo 19 anni: un risultato accolto con gioia da tutti i veneziani, tifosi e non, che vedono in questa rimonta un segnale positivo per la ripresa generale della città.
Venezia soffriva da tempo: prima ancora che l’ epidemia si accasciasse come una manna sul turismo c’ era stato il problema dell’ acqua alta che aveva danneggiato strutture e fatto saltare eventi e appuntamenti, ma adesso Venezia è la prima città a lanciare un nitido segnale di ripresa, di ritorno alla vita e all’ ospitalità.
Per una felice coincidenza, pochi giorni fa era anche il mio compleanno, e come auto-regalo (non so perchè, ma i regali migliori me li faccio sempre da sola) ho scelto di trascorrere due giorni proprio a Venezia che mi ha contagiata con il suo entusiasmo e la voglia di tornare in pista.
Si torna a viaggiare!
E se tu che mi stai leggendo non sei mai stato/a a Venezia o vorresti tornarci, ecco una piccola guida pratica per vedere il meglio di Venezia in un giorno o due.
Te lo consiglio di cuore, se non hai mai conosciuto questa città, ora è il momento giusto.
Venezia in un giorno o due
La stazione di Venezia S. Lucia ti porta già nel cuore della città e una volta usciti dalla stazione si può prendere il vaporetto per iniziare con un tour panoramico per i canali e decidere di scendere alle fermate che ti portano direttamente nei luoghi principali; l’ alternativa è intraprendere un percorso a piedi che ti porterà nel cuore della città -come ho fatto io e come ti consiglio- tanto il tempo per fare due fermate in vaporetto c’ è sempre.
Ti suggerisco di dirigerti verso San Marco attraversando i vari quartieri, che qui sono chiamati “Sestiere”, partendo dal Sestiere Cannaregio: nel tour incontrerai subito il Ghetto Ebraico, una zona bella per scattare un po’ di foto: sembra un paese nella città, le case sono colorate e si affacciano su una piazzetta molto carina e poi ci sono i carateristici vicoletti strettissimi.
Dirigendoti verso il Ponte di Rialto, ti addentrerai in un reticolo di piccoli canali attraversati da ponticelli e la tua passeggiata si snoderà fra calle e sotoporteghi. Ci sono scorci meravigliosi e se hai la passione per la fotografia sicuramente troverai ispirazione per decine di scatti.
Il percorso “naturale”, seguendo la segnaletica, ti porta ad arrivare in Piazza San Marco in circa un’ ora ma ti suggerisco di prenderti anche il tempo per affacciarti in qualche stradina secondaria perché spesso lì si trovano delle chicche, come i negozietti che vendono le friulane, ovvero i mocassini-ciabatta dei gondolieri che hanno ispirato grandi case di moda e personaggi “vip” (vedi Flavio Briatore e le sue papusse); oppure potresti imbatterti in una bottega di maschere veneziane artigianali o in quelle della lavorazione del vetro, dei tessuti o dei fabbri.
L’ unicità di Venezia sta in queste passeggiate, che rivelano nei dettagli un’ architettura e una progettazione eccezionale; nell’ ultimo anno queste strade sono diventate stranamente deserte e silenziose e secondo me sono ancora più belle.
Di ponticello in ponticello ti troverai di fronte la scalinata del Ponte di Rialto, massiccio, in pietra, con la sua decorazione inconfondibile. Dal ponte, su cui sono presenti varie botteghe, ci si può affacciare sul Canal Grande e attraversarlo oppure accomodarsi in uno dei tanti locali presenti sulle rive. Questo è il Sestiere San Polo, cuore pulsante della città godereccia, con i caratteristici bàcari di cui ti parlo più avanti.
Venezia non è difficile da percorrere a piedi, la segnaletica è ampiamente diffusa e così quasi senza accorgertene Piazza San Marco ti si apre davanti.
La visita della Basilica, soprattutto con meno turisti, toglie il fiato per la bellezza: le colonne, le volte e i soffitti dorati ti fanno sentire lontano e ti proiettano in atmosfere mediorientali e al passato prestigioso della Serenissima, delle Città Marinare e delle Crociate.
Salire sul campanile e ammirare la città a 360° è un altro suggerimento per rendere la tua gita a Venezia ancora più indimenticabile.
Dopouna passeggiata sotto i portici che delineano la piazza, puoi dirigerti verso il mare incontrerai prima le Colonne di San Marco e San Todaro, con il celebre Leone, e poi ti ritroverai di fronte il Palazzo Ducale, con il suo inconfondibile stile gotico, possibilmente da visitare.
Davanti a te avrai lo spettacolo di una città unica, con le varie isole che sembrano galleggiare all’ orizzonte: questa è la Riva degli Schiavoni, punto di partenza di gondole e traghetti ma anche ritrovo chic per un aperitivo al tramonto con vista sulla Giudecca e l’ isola di San Giorgio Maggiore.
Imboccando la Riva da Palazzo Ducale, subito troverai il Ponte dei Sospiri, il passaggio coperto che collegava Palazzo Ducale con le carceri, dove passavano i detenuti che con i loro sospiri di rassegnazione gli hanno dato il nome. Da questo punto, puoi scegliere se fare una lunga passeggiata fino all’ Arsenale oppure partire per la Giudecca o l’ isola di Murano.
Oppure puoi muoverti ancora in città alla ricerca di un posticino particolarissimo. Hai presente le destinazioni instagrammabili? Sono dei luoghi già noti o del tutto sconosciuti che grazie ad Instagram sono diventati famosi.
Ovviamente Venezia è nella top ten delle destinazioni instagrammabili italiane ma ha un luogo che negli ultimi anni è diventato popolarissimo proprio grazie ai social: è la Libreria dell’ Acqua Alta, una piccola ma particolarissima libreria.
Nella libreria i libri sono sistemati all’ interno di una grandissima gondola centrale, oppure posizionate in librerie a muro in posizione alta per prevenire i danni delle purtroppo diffuse inondazioni.
In fondo alla libreria si accede ad un affaccio, un piccolo terrazzino dove sono accatastate decine di volumi che formano una scala per affacciarsi sul canale.
Se hai più tempo di un giorno, sicuramente non potrai mancare di visitare la Collezione Peggy Guggenheim nel bellissimo Palazzo Venier dei Leoni, affacciato sul Canal Grande, che espone capolavori di alcuni dei più grandi artisti del XX secolo; ovviamente ti consiglio di prenotare. Se ami le arti visive, allora ti consiglio anche le Gallerie dell’ Accademia, che ospita la più ricca collezione di dipinti veneziani e veneti, dal Trecento bizantino e gotico agli artisti del Rinascimento.
Hai ancora tempo a disposizione? Io non mi farei mancare una visita alla particolarissima isola di Burano, con le sue casette colorate.
Cosa mangiare e dove
Venezia è anche da assaggiare ma bisogna stare attenti ed evitare posti turistici, senza anima nè qualità del cibo.
Parto dalla colazione. A Venezia ci sono tanti caffè e pasticcerie storiche dove fermarsi a bere un buon caffè ma sul fronte della pasticceria tipica bisogna accontentarsi di un buon biscotto secco, che a Venezia è una vera tradizione, dovuta al fatto che i biscotti secchi si conservavano meglio e potevano essere portati in viaggio durante i lungi mesi che i marinai trascorrevano sulle imbarcazioni. La spiegazione, datami direttamente da un fornaio, è plausibile e quindi ho fatto incetta di biscotti da portare a casa. Quali? Bussolà, nella versione tonda o “a esse”, Pan del Doge, Baìcoli e Zaeti; unica eccezione sono le Fritole, cioè frittele di Carnevale, e poi la Fugassa che è simile ad un panettone.
Il mio consiglio è di adocchiare i panifici .
Per fare una buona colazione ci sono comunque varie pasticcerie storiche, come Dal Mas: in cinque minuti a piedi si raggiunge dalla stazione e si possono tovare ottime brioche da colazione e tipicità e anche dolci di ispirazione austriaca. Rosa Salva è un’ altra pasticceria molto frequentata e altrettanto vale per la pasticceria Tonolo.
Andando sulla cucina vera e propria non avrai che da scegliere. In primis, il pesce nelle sue varietà tipicamente lagunari: sarde in saor, il risoto de gò (preparato con un pesce che si trova nella laguna e che ancora oggi si trova in vendita al mercato di Chioggia), baccalà mantecato, schie con la polenta, le moeche, i bigoli in salsa (di cipolle e acciughe), seppioline al nero; dovresti assaggiare però anche il fegato alla veneziana per una food experience veneziana completa. Fra i posti che mi sento di raccomandarti con fiducia ci sono la trattoria Marisa e la trattoria Al Vagon per scelte tradizionali, l’ osteria Al Cantinon per una cucina di mare elegante e l’ osteria Orto dei Mori.
Devi sapere però che a Venezia per mangiare ci sono anche i bàcari, dove si servono i cicchetti, che sono un capitolo a parte. I bacari dovrebbero essere dei chioschi in stile tapas-bar ma guai a chiamarle tapas: qui gli antipastini da stuzzicare si chiamano cicchetti, che in genere sono crostini con baccalà mantecato, mozzarella in carrozza con l’ acciuga, fiori di zucca fritti ripieni di mozzarella e acciuga, “nerveti” con cipolla.. il tutto innaffiato da un fresco spritz.
Di Bàcari ce ne sono tanti sparsi in giro ma gli originali si concentrano nel Sestiere San Polo, che comprende il Ponte di Rialto, dove c’ è anche l’ omonimo mercato che vale un giretto; l’ aperitivo qui è perfetto.
Se invece preferisci atmosfere chic, affacciate su Piazza San Marco, allora la tua destinazione è il Caffè Quadri, caffè storico, oggi entrato a far parte della famiglia Alajmo, uno dei volti dell’ alta ristorazione italiana; o, ancora, potresti scengliere l’ esclusività del Caffè Florian, con i suoi fasti barocchi da caffè letterario, frequentato un tempo da Goldoni, Casanova e D’ Annunzio.
Insomma, a Venezia c’ è tanto da vedere, oltre al fatto che ogni angolo di questa città, per la sua architettura unica, ti incanta e ti rapisce lo sguardo; una bellezza continua.
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