Sabato pomeriggio, prato e chitarra: spaghetti al pesto di rucola

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Il pesto di rucola mi piace perchè ha una particolare punta di amarezza che non ne appiattisce il sapore rispetto ad altri pesti.

Stavolta l’ ho provato in una maniera che se vogliamo è banale, ovvero per condire la pasta, ma con un pò di fantasia si possono ottenere risultati “simpatici” anche con piatti molto semplici.

L’ho chiamato “Sabato pomeriggio, prato e chitarra” perché questo è un primo velocissimo, ideale in questi week end primaverili per stare poco ai fornelli e godere del bel tempo e, dopo due primavere in casa, finalmente uscire in qualche bel parco in città (Bologna ne è piena).

Lo spaghetto è una “chitarra”, ca va sans dire, e il prato è il pesto di rucola che lo avvolge, reso più suggestivo dall’ utilizzo di fiori eduli.

L’ idea mi è venuta pensando ai risotti, cremosi e colorati, che ho provato in giro e che mi diverto anche a preparare a casa; mi sono detta “perché no con la pasta?” e il resto è venuto da sè.

Diciamo che questa ricetta è furbissima anche per imbastire velocemente un pranzo/cena improvvisato con degli ospiti.

Spaghetti al pesto di rucola: ingredienti per 3/4 persone

Per il pesto di rucola le dosi sono indicative, in genere vado “a sentimento” o a disponibilità:

  • 80/100 g di rucola fresca, lavata e asciugata
  • 50 grammi circa di mandorle
  • 30 g circa di Parmigiano
  • 30 g circa di Pecorino
  • 1 spicchio di aglio (o se preferite non usatelo ma per me ci sta benissimo)
  • 100 ml olio extravergine d’ oliva
  • spaghetti: calcolate circa 80 g a persona ma se siete buone forchette… anche 100 g a persona.
  • fiori eduli a piacere

In genere frullo prima le mandorle da sole, fino a ridurle in polvere, poi aggiungo il Parmigiano, il Pecorino, l’olio evo, l’ aglio, un pizzico di sale (dare sempre un assaggio prima di aggiungere il sale) e frullo ancora.

A questo punto aggiungo la rucola e frullo fino ad ottenere una crema liscia.

Mentre l’acqua della pasta prende bollore, scaldo un filo d’ olio con l’aglio in camicia in una padella.

Faccio terminare la cottura degli spaghetti nella pentola con l’olio in modo che prendano sapore e aggiungo un po’ alla volta il pesto di rucola aggiungendo un po’ di acqua di cottura: in questo modo ottengo un’ottima mantecatura.

Servo il nido di spaghetti nel piatto decorandolo con dei fiori eduli che reperisco facilmente all’ Esselunga, ma si possono trovare anche nelle erboristerie.

Il pesto di rucola si può conservare in frigo per un paio di gioni o, in alternativa, in freezer, in vasetti di vetro ben chiusi, per un paio di mesi.

pesto di rucola
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