La Regione si presenta con un padiglione tutto nuovo alla più importante fiera del vino italiano e coinvolge Massimo Bottura. Tra gli espositori anche l’eccezionale presenza dello chef Carlo Cracco con un nuovo progetto
Sarà una presenza in grande stile quella dell’Emilia Romagna al prossimo Vinitaly 2025, che si svolgerà a Verona dal 6 al 9 aprile. La conferenza stampa, che si è svolta oggi 27 marzo, ha illustrato lo spirito di partecipazione di questa edizione, a cui la Regione Emilia Romagna arriva con una forma rinnovata e contemporanea, mostrando la coesione di un territorio che, sotto l’egida di Enoteca regionale, Regione Emilia-Romagna e APT Servizi Emilia-Romagna, ha scelto di fare squadra per lavorare in maniera unitaria per posizionare la qualità del vino emiliano-romagnolo a un livello sempre più alto. Partner d’eccezione di questa edizione sarà lo chef Massimo Bottura, che curerà tutto l’aspetto ristorativo e che per l’occasione ha voluto ospitare la conferenza stampa presso Casa Maria Luigia, il suo progetto bucolico nella campagna modenese che comprende un residence, un’acetaia, due ristoranti, di cui uno, “Al Gatto Verde” insignito anche della speciale Stella Michelin Verde, oltre quella classica rossa, come riconoscimento al lavoro in nome della sostenibilità.
Vinitaly 2025: nuovo look per la Regione Emilia Romagna
In primis il layout del padiglione che ospiterà la Regione: il claim, “Vieni Via con me“, è un chiaro riferimento alla Via Emilia che attraversa tutto il territorio da Piacenza a Rimini e che porta con sé un terroir variegato, oltre a un paniere di tipicità eccellenti: un chiaro invito ad immergersi nel territorio e scoprire il buono di ogni provincia. Poi i calici di vino immaginati come boccioli di fiori: un’immagine che riporta al grande lavoro svolto dalle cantine per elevare i vitigni regionali e renderli competitivi sul mercato interno e su quello internazionale. Durante le quattro giornate della manifestazione, ad animare il Padiglione 1 – storica “casa” dei vini dell’Emilia-Romagna organizzata, appunto, dall’Enoteca regionale Emilia-Romagna – saranno, con i loro prodotti già affermati e nuove proposte, gli stand di 80 espositori: piccole, medie e grandi aziende che raggiungeranno il polo fieristico per sviluppare nuove occasioni di business con buyer stranieri e operatori italiani. Ad affiancarli anche i sei Consorzi rappresentanti di alcuni tra i più importanti vini a denominazione della regione: dal Consorzio di Tutela del Lambrusco al Consorzio Vini di Romagna; dal Consorzio di Tutela Vini dei Colli di Parma al Consorzio Emilia-Romagna; dal Consorzio di Tutela Vini dei Colli Piacentini al Consorzio di Tutela dei Vini Doc Bosco Eliceo. Da domenica 6 a mercoledì 9 aprile, gli spazi dedicati all’Emilia-Romagna vivranno anche con 17 masterclass di approfondimento e degustazione guidate da esperti del settore, che illustreranno le caratteristiche distintive delle principali denominazioni regionali offrendo ad appassionati e operatori l’opportunità di scoprire i segreti dei vini e dei prodotti emiliano-romagnoli, esplorandone la storia, il carattere e la versatilità. “Il vino fa parte dell’identità del nostro territorio, grazie al lavoro dei produttori, delle imprese, dei consorzi. Abbiamo voluto rinnovare con un messaggio forte e chiaro il padiglione dell’Emilia-Romagna a Vinitaly, una vetrina straordinaria per il vino italiano.Nel 2025 abbiamo in previsione l’impiego di 21 milioni di euro per il vino, attraverso investimenti per le cantine, ristrutturazione dei vigneti, promozione nazionale, europea e verso paesi extra Europa. Il vino in questa fase storica è sotto attacco: dobbiamo studiare con produttori, cantine e consorzi nuove strategie di promozione e difesa e far sentire la nostra voce in Europa, per un mercato giusto, attento alla reciprocità sull’export e capace di rispondere anche sul piano della difesa fitosanitaria, senza la quale metteremmo a serio rischio le produzioni” ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura e agroalimentare, Caccia e Pesca, Rapporti con la Ue Alessio Mammi.
Massimo Bottura e l’ Osteria al Massimo!
Accanto al vino, il cibo sarà protagonista indiscusso del padiglione, grazie alla prestigiosa collaborazione con lo chef Massimo Bottura che per l’occasione aprirà nel padiglione un ristorante temporaneo: “Osteria…al Massimo”. Da pochi giorni (19 marzo) la sua Osteria Francescana ha compiuto 30 anni di attività e da allora, incessantemente, riesce a parlare di tradizione e prodotti tipici emiliano-romagnoli senza mai annoiarsi e riuscendo sempre a rinfrescare la propria visione. In occasione del Vinitaly curerà lo spazio di ristorazione all’interno del Padiglione dell’Emilia Romagna in collaborazione con “La Fenice” di Faenza, specializzata nei catering di lusso. Il menù cambierà ogni giorno ma saranno i tortellini del laboratorio “Il Tortellante” gestito da ragazzi affetti da sindrome genetica e poi ci sarà la colazione alla modenese, quella che lo stesso Bottura consumava la mattina di Natale quando andava a fare gli auguri a sua nonna: “Mia nonna non amava cucinare, quindi il giorno di Natale ci preparava una colazione robusta con il cotechino, lo zabaione, la sbrisolona che piaceva a mio padre e tutto questo sarà servito anche ai visitatori insieme ai vini della nostra Regione. Ci sarò io, insieme a mia figlia Alexa, a preparare la colazione tutte le mattine. Per il pranzo gli ospiti troveranno ogni giorno un piatto diverso ispirato ai menù della Francescana Family che raggruppa i nostri 4 ristoranti. Soprattutto, ogni giorno ci saranno i tortellini in crema di Parmigiano preparati dal laboratorio Il Tortellante: in questo modo ci siamo resi inclusivi nei confronti dei ragazzi con sindrome genetica e delle nonne, due categorie a volte dimenticate. Ho accettato immediatamente l’opportunità di essere presente con l’Emilia Romagna al Vinitaly perché è l’occasione per comunicare che il vino e la sala valgono il 50% dell’esperienza al ristorante e sono felice di affiancare i vini della Regione“. Alla fine della conferenza stampa Bottura e sua moglie Lara Gilmore hanno voluto offrire alcune delle specialità del territorio e dei loro ristoranti come lo gnocco fritto con la Mortadella, i tortellini in crema di Parmigiano e un speciale dolce del ristorante “Al Gatto verde”: Tigella fatta con il latte e il siero del Parmigiano Reggiano, caramello al siero di latte e caramello al carbone.
Carlo Cracco e Rosa Fanti presentano la loro cantina
Alla conferenza stampa era presente anche Carlo Cracco che, insieme alla moglie Rosa Fanti, ha presentato il suo nuovo progetto da viticoltore. Il noto chef e la moglie, infatti, hanno rilevato un’azienda agricola a Santarcangelo di Romagna, sulle colline riminesi, zona di origine di Rosa, dove trova spazio una vigna di sette ettari da cui per ora producono tre vini. Oggi è stato presentato in anteprima il bianco di punta che sarà presente al Vinitaly, naturalmente nel padiglione dell’ Emilia Romagna. Rosa Fanti ce lo ha presentato così: “Si chiama “La Ciola“, come la collina di Santarcangelo dove si trova la nostra azienda agricola ed è figlio dell’ultima vendemmia fatta a settembre 2024. E’ un blend di Trebbiano, Grechetto, Bombino bianco e Albana: un vino che è la sintesi dell’espressione del territorio della Romagna. Al momento si trova nei nostri ristoranti e puntiamo a portarlo all’estero: di recente lo abbiamo portato all’ Eataly di Londra.Siamo molto felici perché questa esperienza è un passo in più rispetto a quello che abbiamo fatto finora come ristoratori“.
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