Sigep 2022. Ottimismo con prudenza: novità e showcooking ma mancano i buyers

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Sigep 2022

Dopo annunci, rimandi e appuntamenti on line, è finalmente tornato il Sigep 2022 – Salone Internazionale di gelateria, panificazione e pasticceria nella sua tradizionale formula “in presenza” presso la Fiera di Rimini, e tutto è ripartito laddove si era fermato.

Riavvolgendo il nastro, infatti, e tornando al gennaio 2020, Sigep era stata l’ultima grande fiera internazionale del mondo del cibo prima che il mondo si fermasse per la pandemia.

Una ripartenza sulla carta, almeno stando a quanto visto il primo giorno, perché l’ affluenza non era neanche paragonabile a quella degli anni precedenti.

I treni stracolmi da Bologna, le file all’ ingresso e le resse agli stand più importanti ieri sono stati solo un ricordo, anche se l’anima del Sigep è rimasta sostanzialmente la stessa: un appuntamento importantissimo per il mondo della tecnologia e dei produttori che operano nel settore food sul segmento pasticceria-lievitazione-gelato-bar.

Purtroppo era pressocchè impossibile non registrare questo dato, anche se negli stand si respirava un’ atmosfera di fiducia e speranza, rivolta soprattutto ai giorni di lunedì 14 e martedì 15, quando sono attesi tanti addetti al settore che in quei giorni potrebbero avere gli esercizi chiusi.

Naturalmente, le novità e gli stand interessanti non sono mancati perché il mondo dell’industria alimentare è andato avanti: allora cosa mancava? Innanzitutto gli acquirenti, i buyers internazionali a cui si rivolgono le fiere di questo tipo; purtroppo la loro zona riservata era praticamente deserta e se ne vedeva la mancanza nei grandi corridoi fieristici.

Mancavano anche le piccole imprese, che oggi sono in affanno e che non possono più permettersi di investire per partecipare ad eventi così importanti ma sicuramente costosi. La piccola-media impresa italiana che negli ultimi anni aveva visto nel mondo del cibo un’ opportunità importante, sicuramente avrebbe occupato gli spazi oggi dedicati al disimpegno.

Naturalmente era prevedibile che l’ affluenza fisica avrebbe potuto incontrare difficoltà, anche in vista dell’ attuale situazione internazionale, per questo l’ organizzazione ha messo a punto anche un canale digitale in streaming molto ben organizzato.

Ma sappiamo che non è la stessa cosa. Okay, non “infierisco” oltre.

Questo è quello che c’era, o meglio che non c’ era, ma come anticipato, la kermesse resta comunque molto grande e interessante per chi il mondo del cibo lo vive e lo frequenta.

Sigep 2022: cosa ci è piaciuto

Il mondo del caffè è apparso molto dinamico ed è stato anche uno dei padiglioni più affollati.

Probabilmente, il ritrovarsi in gruppo ai tavoli o al bancone ha rappresentato soprattutto la ritrovata voglia di convivialità confidenziale e giocosa che solo il bar può riservare.

Tanti gli stand, anche molto grandi, con tante proposte per il mondo del bar ma è emersa anche l’ attività delle Academy aziendali riservate ai clienti, che in questi mesi difficili sono diventate anche culla di confronto oltre che di formazione.

E’ il caso di Mokador, azienda faentina del caffè che ha organizzato una demo ospitando l’imprenditore bolognese Matteo Dondi, fondatore di Tasty Poke Italia, azienda che ha portato a Bologna le poke bowl hawaiane e che dopo 3 punti vendita in città è approdata a Torino e fra poche settimane sbarcherà anche a Mestre.

La demo di Mokador

Dondi ha illustrato l’opportunità potenziare l’offerta dei bar con formule nuove per il pasto veloce e di poterlo fare facilmente ospitando corner di aziende partner che possano occuparsi della preparazione veloce delle pietanze, come ha fatto lui in partnership con Velluto, elegante cocktail bar nel cuore di Bologna.

Sempre dal mondo del bar un trend importante viene dai macchinari per centrifugati e estratti salutari che rappresentano ormai un mercato importante.

Molto interessante, in questo Sigep 2022, proprio l’area dedicata alle macchine: troppo vasta per poterla visitare tutta e conoscere le innovazioni di ogni specifico settore, ma mi ha colpito l’ azienda che presentava forni a cottura combinata che davanti al pubblico, in 4 minuti, ha sfornato una spigola intera, in 3 minuti ha servito verdure gratinate e in altri 4 minuti circa ha rigenerato delle ali di pollo precotte e poi surgelate.

Dallo stand spiegano che questa tipologia di forni che mira ad abbattere i tempi serve tanto alle aziende di catering per raggiungere grandi numeri in metà del tempo quanto ai ristoranti per la cucina pret-a-manger.

Cotture indubbiamente efficaci, come ha confermato l’assaggio, ma che generano alcune perplessità, soprattutto se si era reduci dal talk dedicato alla sostenibilità.

L’ennesimo talk direi, l’ennesimo invito a una presa di coscienza che ormai rimbalza da qualche anno dai palazzi dei poteri forti all’ assemblea di condominio.

Tutto corretto e sacrosanto: anche al Sigep 2022 è stata ribadita la necessità di guardare alla sostenibilità e all’ ambiente con una visione più ampia che non si fermi alla raccolta differenziata ma che si traduca in un insieme di buone pratiche, tra cui industria circolare, attenzione alla materia prima, capacità di trasformare anche gli scarti in materia prima, limite dei trasporti, puntare su energie rinnovabili, difendere i prodotti locali e, pe i consumatori,la capacità di gestiro la dispensa di casa, i consumi e i rifiuti.

Ma i relatori, tra cui Fabio Fava, Professore ordinario di Biotecnologie industriali ed ambientali presso la Scuola di Ingegneria dell’Università di Bologna, hanno anche parlato dell’incontenibile problema dell’ aumento demografico, che nel 2050 porterà la popolazione mondiale a 10 miliardi di persone, e al conseguente aumento della produzione di cibo, che ha bisogno di politiche mirate a partire dalle città, dove il cibo genera anche diseguaglianze.

Interventi interessanti e condivisibili, ribadisco, ma forse le “buone pratiche” di cui si è parlato sono ancora lontane dalle teorie e i quintali di cibo in esposizione che finirà inevitabilmente nell’ umido ne sono la prova e far finta di nulla sarebbe ipocrita.

Come in tutte le altre fiere di settore, anche al Sigep 2022 il cibo è in vetrina, a volte così bello da dispiacersi di doverlo mordere: le vetrine dei prodotti da forno/pasticceria sono quelle più ammirate, fotografate e “instagrammabili” : da mignon piccolissimi e perfetti alle torte americane passando per le monoporzioni è un trionfo di colori lucidi, talvolta fluo e glasse lucidissime.

Anche il padiglione della gelateria strizza l’ occhio all’ estetica con montagne di gelato cremoso con gusti e abbinamenti sempre più complessi e variegati.

Sigep 2022

Gli stand più affollati del Sigep 2022 sono stati sicuramente quelli dei Molini e dei forni che avevano organizzato vari cookingshow: Moretti Forni, Molino Casillo ma anche lo stand di Brazzale hanno avuto un folto pubblico per tutta la giornata anche grazie ai prodotti sfornati, dalla “Polacca” di Biagio Martinelli alle pizze di Max Bertoia, passando per i primi assaggi di colomba Pasquale.

Ma gli stand dei molini sono stati anche il luogo in cui discettare degli aumenti che in questi mesi hanno visto il prezzo del grano schizzare alle stelle: in uno di questi, un rappresentante tira fuori il cellulare e mi mostra il grafico che indica l’andamento dei prezzi degli ultimi mesi, con la pericolosa impennata di questi giorni e mi dice che lui e altri colleghi seguono assiduamente l’ andamento e si aggiornano continuamente via whattsapp.

E come non citare l’ area dedicata al packaging, ormai protagonista del settore food? La fantasia dei designer non ha limiti, che si tratti di una bustina per lo zucchero al bar o di una colorata e efficace box per tenere in cibi in caldo o al freddo durante l’ asporto.

Intanto, la giornata si avvia verso il finale.

Alla fine, i volti più entusiasti erano quelli dei giovani cuochi, pizzaioli e pasticcieri che si aggiravano a gruppetti nelle loro divise aziendali con fare soddisfatto, orgogliosi e un pò increduli di potersi mettere in gioco in un contesto così importante.

E così il primo giorno al Sigep è andato ed è giusto che sia stato così, come ha detto il Presidente della Regione Stefano Bonaccini in cerimonia di apertura, perchè non si poteva aspettare ancora oltre per dare impulso al settore.

Per consultare il programma giornaliero dettagliato, si può raggiungere il sito ufficiale da qui.

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