Bologna. Il Covid non ferma le aperture legate al mondo del cibo

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Tornare a parlare di locali e di saracinesche che si aprono su nuove attività è un piacere anche se dobbiamo ricordarci che non siamo affatto fuori dall’ emergenza Covid-19 e che la convivialità va vissuta con attenzione.

Ciò detto, le incertezze degli ultimi mesi hanno solo messo un piccolo freno alla corsa del settore commerciale legato al “food” che ha visto Bologna emergere come la Capitale italiana del cibo.

Partiamo facendo una considerazione: nella serie di aperture invernali non ci sono grandi insegne –eccenzion fatta per Pescaria- ma si tratta soprattutto di piccole società di due o tre soci che vedono nel comparto della somministrazione un’ opportunità per rimettersi in gioco, soprattutto per chi ha capitali da investire o deve reinventarsi professionalmente.

Ma andiamo con ordine e partiamo per un’ ideale passeggiata virtuale sotto i Portici di Bologna. Siete pronti? Seguitemi.

Il nostro punto di partenza è Via Mascarella. Già da anni la strada è diventata sede di una movida intensa legata al mangiare e al bere e negli anni sono arrivati tanti format diversi che ora si arricchiscono con due nuovi ingressi che meritano attenzione: “20_mq Cilento Street Food” porta in città una delle specialità assolute della subregione campana, il Fusillo, ma anche panini con le eccellenze del territorio, si può ordinare la mozzarella di bufala di Paestum e acquistare tanti prodotti artigianali confezionati o in vetro.

Alcuni prodotti di “Cilento Sttreet Food” via Mascarella

Nella stessa strada, dalla collaborazione tra Persiani Editore e il gruppo Romagna Gourmet, nasce “Cantina Letteraria”, un luogo dove prendersi il proprio tempo leggendo un libro, gustarsi un calice di buon vino naturale e spizzicare qualche ottimo prodotto regionale.

Via delle Moline: la pedonalizzazione della strada e l’allestimento floreale curato dai tanti locali presenti (praticamente a civici alterni si trova un somministratore di qualche specialità) ne hanno fatto una strada gettonatissima per le serate estive in città, valorizzandola e togliendola dall’ anonimato di strada di passaggio. Proprio qui, all’ angolo con via Capo di Lucca, intorno al 5 ottobre aprirà “Marinaretto” da un’ idea di un imprenditore pugliese che porterà la freschezza del mare del Salento in città: il locale punterà sullo street food ma ci sarà una sala interna e tavolini esterni protetti dal portico. Siamo entrati in anteprima e il locale ci sembra davvero carino.

Crediti @manuela di luccio
“Marinaretto”, via delle Moline

Poco più avanti, proseguendo su via Righi, troviamo “The man and the Sea” che sta per ultimare i lavori e debutterà presumibilmente a metà ottobre: interni in legno chiaro e ampi spazi per accogliere ancora una volta il pesce come protagonista.

Proseguiamo la nostra passeggiata, attraversiamo via Indipendenza e finiamo in via Galliera: da circa una settimana ha aperto “Scampo” format basato sull’ idea di pescheria di qualità che permette di scegliere il pesce e farselo cucinare direttamente in sede scegliendo anche la modalità di cottura. Scampo si è distinto per un’ arguta comunicazione sui social network che ha incuriosito tantissimo gli utenti, vedremo se sarà all’altezza delle aspettative.

“Scampo” via Galliera

Andiamo ancora più avanti, imbocchiamo via Riva di Reno e arriviamo in Piazza Azzarita: la novità è rappresentata da “Merlino, il mago della farina” un’ idea nata dall’ esuberante Chef Dario Picchiotti e dai soci Francesco Tonelli, Andrea Masotti, Michele Brina. Dario, che negli ultimi anni è emerso con una cucina di mare d’ autore, da un paio di anni si sta rivelando anche un imprenditore lungimirante e raggiunto al telefono ci ha spiegato in cosa consisterà il nuovo locale ”Saremo un laboratorio di pane e pasta fresca e al torchio che servirà i ristoranti, ma faremo anche somministrazione diretta in uno spazio adiacente incentrato su pasta, pizza, panini e fritture”. Insomma, tanti ristoranti di seconda linea che ancora non si sono adeguati alla qualità potrebbero trovare un nuovo fornitore per la pasta fresca che alzerebbe l’ offerta media almeno sulla linea tradizionale.

A questo punto riprendiamo la passeggiata virtuale e viriamo verso il centro storico: dietro il Mercato delle Erbe ha aperto “Ahimè”, l’ ultimo locale dell’ imprenditore Lorenzo Costa che in quattro anni e con soci vari ha contribuito ampiamente a riscrivere l’ offerta gastronomica cittadina e stavolta punta su vini selezionati e cucina prettamente vegetale.

Pochi passi più in là, in via Nazario Sauro, ha aperto “Pescaria”, il format nato a Polignano a Mare che punta sui panini di mare e che dal 2015 ha spopolato in tante città italiane.

Attraversiamo via Ugo Bassi e entriamo nella Galleria del toro: qui si è inaugurata “Hostaria del Toro”, un’anima rock impreziosita da dettagli industrial chic; un accogliente wine bar perfetto per degustare drink ricercati con piatti di accompagnamento con in sottofondo musica live.

Arrivando nel centro storico troviamo una grande novità, il nuovo locale del pluripremiato bartender Enrico Scarzella, che dopo aver lasciato il Bizarre realizza il sogno del proprio locale che si chiamerà “Velluto” e vivrà tutte le ore fino alle 2 di notte cambiando proposta e scenario; Enrico, raggiunto al telefono, ci ha gentilmente dato qualche informazione rivelando che il locale avrà una capienza massima di 70 persone e che punterà molto anche sull’ ora del tè. Apertura prevista per fine ottobre.

Rimanendo nel “quadrilatero bolognese” segnaliamo il nuovo punto vendita del panificio “Forno di Calzolari”, proprio dietro la Galleria Cavour.

E ora andiamo fuori porta.

Vi segnaliamo due nuove aperture in Saragozza: proprio di fronte la porta ha aperto “Bistrot Bonaccorsi” che punta sulle colazioni, il pranzo, la pizza nel forno a legna e l’ aperitivo. Più avanti, procedendo fuori porta, ha aperto la prima trattoria da asporto, “Manicaretti” al grido “Cucina tradizionale bolognese da asporto”.

Bistrot Bonaccorsi
Manicaretti , via Saragozza

Sempre fuori porta, trasferendoci in via Matteotti, segnaliamo “Bottega Sacro Cuore”: ha aperto da circa 20 giorni ed è una bottega moderna in cui si possono acquistare pane, pasta e conserve di qualità ma soprattutto ci si può fermare per pranzo, aperitivo o cena anche nel retrobottega che affaccia sull’ ampio atrio protetto.

Rimanendo in zona, su via Sebastiano Serlio, ha aperto il primo forno non tradizionale: si chiama “Pane Georgiano” ha aperto a fine giugno e ha già conquistato con la pizza tipica della Georgia, l Khachapuri Adjaruli, ma anche con altri piatti tradizionali e i loro vini.

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Bottega Sacro Cuore

Siamo ancora in Bolognina e vi segnaliamo l’ apertura a giugno di “Dolceria Chantilly” di Laura Bonoli, ex pasticciera del “Forghetti” che ha aperto questa deliziosa pasticceria incentrata su torte e mignon.

I mignon di “Chantilly” via di Saliceto

Poi ci sono i cambi di sede.

La prima informazione riguarda la pizzeria Pummà che si sposta da via Murri per raggiungere il centrò città: dal 20 ottobre circa potrete trovare le loro pizze in via S. Isaia.

Trasloco terminato anche per “Oui in cucina” che è arrivato in via Frassinago con proposte di paste fresche e prodotti da forno, tutti realizzati in sede come da sempre nella filosofia del locale.

Infine, ci sono i cambi di guardia in cucina: il primo riguarda il ristorante “I Portici” che vi abbiamo ampiamente raccontato in questo articolo https://www.tasteoffreedom.it/bologna-leleganza-dello-chef-gianluca-renzi-ai-portici-hotel/; sempre de “I Portici” è l’ avvio a giorni di “Portici Academy”, scuola di cucina sotto le Due Torri. Il secondo cambio riguarda il “Fourghetti” che dopo aver divorziato da Bruno Barbieri lascia che a gestire la cucina in autonomia sia lo chef Erik Lavacchielli, executive da tempo ma che ora assume pieno controllo dei fuochi.

E tutti gli altri? Hanno resistito al lockdown, alle perdite economiche, ai progetti rinviati, alle tensioni ma i più solidi sono rimasti e proveremo a raccontarli nel corso delle settimane a venire: a loro e a tutti i ristoratori di Bologna e provincia va il nostro più grande in bocca al lupo e che sia un nuovo inizio nel segno del buon gusto.

Manuela Di Luccio

Crediti fotografici: Manuela Di Luccio; Unsplash;

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