Cervia viene spesso associata a Milano Marittima (con cui condivide la stazione ferroviaria) e al divertimento fatto di notti in discoteca e giornate in spiaggia; in realtà questa località della Romagna ha una rilevanza storica legata alle Saline, ovvero il luogo dove nasce il Sale Dolce di Cervia.
Alla produzione di sale è legata tutta la storia di Cervia, una tradizione che oggi si concretizza in un’ oasi naturalistica in cui uomo e Natura interagiscono, il primo rispettando la seconda.
Se ami il turismo lento e il birdwatching, se sei un cicloamatore o semplicemente se hai in programma una vacanza in Romagna e vuoi scoprirla oltre i soliti luoghi comuni, le Saline di Cervia sono il luogo dove trascorrere un pomeriggio diverso, poco impegnativo, ma interessante e distensivo.
Prima di raccontarti di ciò che la Salina è oggi, faccio un passo indietro per capire perchè a Cervia si produce il cosidetto Sale Dolce.
La storia del Sale Dolce di Cervia
Detto anche “Oro bianco” per la sua preziosità, il sale nei secoli passati era indispensabile per la conservazione dei cibi, per l’ igiene e la concia delle pelli e per questa ragione la presenza delle Saline favoriva la nascita di nuclei abitativi.
Cervia nacque così, intorno le sue Saline a poche centinaia di metri dal mare che avevano origine naturale e che furono perfezionate dall’ uomo fin dal tempo dei Greci: da allora la produzione di sale si è legata a questi territori e ancora oggi rappresenta una fetta di economia locale distintiva.
A partire dal 1700 nacque Cervia Nuova, dove la conosciamo ora: i primi edifici costruiti furono i magazzini del sale e la Torre di San Michele, che ancora oggi sono il centro di questa graziosa cittadina romagnola.
Dal 1979 le Saline di Cervia sono Riserva Naturale di ripopolamento animale e dagli anni ’80 sono entrate a far parte del Parco Regionale del Delta del Po, di cui sono considerate la porta a Sud.
Le Saline si trovano a solo 1600 metri dal mare e misurano 800 ettari, percorsi da una rete di canali di 46 km.
Come funzionano le Saline?
La produzione di sale si basa sullo sfruttamento dell’ evaporazione dell’ acqua.
La campagna salifera inizia a fine inverno con lo svuotamento dei bacini, pieni di acqua piovana. Ad Aprile l’ acqua viene immessa dal mare attraverso un canale di 16 km che parte da Milano Masittima e che attraversa i bacini: passando da una zona all’ altra la salinità dell’ acqua aumenta fino a diventare 7-8 volte quella del mare.
Oggi nella Salina di Cervia il sale è estratto sia con il metodo artigianale, nella più antica Salina Camillone, sia con il metodo industriale, nella salina di raccolta unica.
Il sale estratto manualmente dalla Salina Cmillone è anche Presidio Slow Food.
Ma perchè il sale di Cervia è definito “dolce”?
Questo appellativo si deve alla ridotta presenza di sostanze amare come i solfati di magnesio, di calcio, di potassio e il cloruro di magnesio. Il suo potere salante è equiparabile a quello del comune sale da cucina (sale marino o salgemma).
Il Centro Visite delle Saline
Il Centro Visite è il cuore organizzativo della Salina, grazie a cui questa realtà romagnola è ancora visitabile.
Trascorere 2/3 ore nella Salina in prossimità del tramonto vuol dire passeggiare sul bordo dei canali da cui sbucano cespugli di Salicornia, la particolare pianta detta anche “Asparago di mare” caratterizzata da un’ altissima sapidità e che è l’ ingrediente speciale per tante ricette.
Giungendo ai bacini di raccolta, potrai fare bellissime foto perchè i bacini sono colorati di rosa per la presenza della Dunaliella salina, un’alga molto particolare che contiene un carotenoide in grado di colorare l’acqua.
I fenicotteri, cibandosi di questa alga, assumono il caratteristico colore rosa che li rende così particolari, ricercati… e instagrammabili!!
Sì, anticipando quella che potrebbe essere una tua curiosità, ti dico subito che i fenicotteri rosa esistono davvero, incontrarli nelle Saline è molto facile e sono spesso i soggetti di foto molto belle, soprattutto al tramonto,con i raggi aranciati del tamonto che si riflettono nelle rosee acque dei bacini.
Ma i fenicotteri non sono l’ unica specie ad abitare questo ambiente protetto: Cavalieri d’Italia, avocette, uccelli acquatici migratori quali aironi, cormorani, oche selvatiche, anatre, alcune specie rare di gabbiani verranno a portarti il loro saluto mente percorri le Saline con il mezzo che preferisci.
Il Centro visite, oltre al classico percorso a piedi o in trenino, organizza anche eventi speciali:
𝐒𝐩𝐞𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐚𝐥𝐞
𝐈𝐧 𝐛𝐚𝐫𝐜𝐚 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐨 𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐚𝐥𝐞
𝐀𝐩𝐞𝐫𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐚𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐦𝐨𝐧𝐭𝐨 𝐒𝐚𝐥𝐢𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐥𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐥𝐥𝐞
Le Saline sono aperte al pubblico solo sei mesi all’ anno e per il 2021 l’ orario autunale, dal 13 settembre al 1° novembre, sarà dal sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, quindi approfittando di un clima ancora mite ti consiglio di regalarti un’ esperienza di viaggio diversa dal solito.
Per agevolarti, ti lascio i contatti del Centro visite a questo link.
La degna chiusura di una giornata a Cervia? Sicuramente una sosta in centro, a ridosso della bella Torre San Michele attorno a cui gravita l’ attività turistica e culturale della comunità cervese.
A pochi passi, dove una volta sorgevano i magazzini del sale risalenti al 1698, ora ci sono le Officine del Sale, un risto-format particolare con spazi ampi suddivisi in caffè letterario con libreria, bottega con i prodotti del territorio,osteria e un bellissimo dehor dove potrai assaporare piatti tipici della Romagna come i Passatelli asciutti al sugo di pesce che ho scelto io.
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