Lanciata ufficialmente nel 2021 dal Parlamento Europeo, la Giornata Europea del Biologico ha l’obiettivo di celebrare il settore e valutare i suoi progressi verso il raggiungimento dell’obiettivo del 25% di superfici bio in Europa, fissato per il 2030.
La data scelta per celebrare Giornata Europea del Biologico è il 23 settembre, che coincide con l’equinozio d’autunno, il momento in cui giorno e notte hanno indicativamente la stessa lunghezza, ricordando in questo modo l’equilibrio indispensabile quando si lavora con la natura.
Questa data non vuole essere solo celebrativa ma l’occasione per fare il punto sulla transizione agroecologica, sulle azioni da intraprendere per stimolare il settore e per sensibilizzare su scelte alimentari più attente e sostenibili.
Janusz Wojciechowski, Commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale, dopo il lancio della prima Giornata, ha espresso soddisfazione per la sua istituzione con queste parole: “Oggi celebriamo la produzione biologica, un tipo di agricoltura sostenibile in cui la produzione alimentare avviene in armonia con la natura, la biodiversità e il benessere degli animali. Il 23 settembre è anche l’equinozio d’autunno, quando giorno e notte sono ugualmente lunghi, simbolo di equilibrio tra agricoltura e ambiente che si adatta idealmente alla produzione biologica”.
L’Italia si è unita ai festeggiamenti organizzando a Bologna un incontro promosso da FederBio e il Comune di Bologna in collaborazione con AssoBio, istituzioni nazionali e locali, Nomisma e BolognaFiere.
Alla conferenza stampa, svoltasi presso Palazzo D’ Accursio, hanno partecipato:
Daniele Ara, Assessore alla scuola, agricoltura e reti idriche del Comune di Bologna
Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio
Roberto Zanoni, Presidente AssoBio
Domenico Lunghi, Direttore Business Unit Food Industry BolognaFiere
Angelo Frascarelli, Presidente Ismea
Antonella Giuliano, Responsabile dell’Ufficio Biologico e IG Ismea
Silvia Zucconi, Responsabile market intelligence & consumer insight Nomisma
Il moderatore è stato il conduttore e autore televisivo Patrizio Roversi.
Nel corso della conferenza sono stati divulgati alcuni aspetti legati al mondo del biologico che restituiscono un’ immagine positiva: l’Italia si conferma tra i paesi leader in Europa come quota di SAU (Superficie agricola utilizzata) bio coltivata sul totale (17,4%), numero di operatori (86.144 in aumento del 5,4% rispetto al 2021), e come export (3,4 miliardi di euro nel 2022, +16% rispetto al 2021).
L’ anello debole resta ancora il consumo di prodotti biologici in casa e la necessità di conquistare la fiducia dei consumatori, lavorando insieme agli enti certificatori per garantire trasparenza e la tracciabilità della filiera.
Il monitoraggio realizzato da Nomisma sui consumi biologici conferma infatti una lieve frenata dei consumi domestici (3,9 miliardi di euro, -0,8% a valore rispetto al 2021), a fronte di un forte balzo di quelli fuori casa (+53%) che si affermano come driver di crescita per l’intero settore.
Le associazioni del biologico presenti all’evento bolognese hanno poi voluto rispondere all’appello dei Fridays For Future che, con la mobilitazione globale per il clima indetta per oggi, venerdì 23 settembre, hanno chiesto che la crisi climatica sia centrale per le prossime scadenze politiche
La Giornata Europea è stata anche l’occasione per annunciare la “La Festa del bio”, organizzata da FederBio, che si svolgerà a Bologna il prossimo 3 dicembre, per poi proseguire a Milano e Roma nei primi mesi del 2023.
La prima tappa si svolgerà quindi nel capoluogo emiliano, nei saloni di Palazzo Re Enzo, che sarà allestito per ospitare operatori, soci e partner di FederBio, espositori di prodotti e servizi del mondo biologico, con un ricco programma talk show, degustazioni di prodotti bio offerti dagli sponsor dell’evento, show cooking e laboratori per i più piccoli per far conoscere al grande pubblico e far vivere il biologico da vicino.
